Bayer-Monsanto, c’è l’accordo: via alla maxi fusione

Via libera all maxi fusione tra Bayer e Monsanto. Dopo che la casa tedesca del settore chimico-farmaceutico ha alzato la sua offerta a 128 dollari per azione (valorizzando il gruppo americano 66 miliardi di dollari) la multinazionale delle sementi e dei pesticidi ha accettato la proposta. Le due società hanno ufficializzato l’intesa il 14 settembre.

Bayer ha anche innalzato da 1,5 a 2 miliardi di dollari la commissione da pagare se l’operazione venisse bocciata dall’Antitrust. La finalizzazione è prevista entro la fine del 2017.

Per Bayer l’acquisizione di Monsanto è la maggiore della sua storia. Il nuovo colosso vale circa 66 miliardi di dollari di fatturato.

A luglio Monsanto aveva rifiutato la proposta di 125 dollari per azione. All’inizio di settembre Bayer aveva alzato l’offerta a 127,50 dollari e ora è arrivata la chiusura a 128 dollari.

Si aprono adesso nuovi scenari nel settore della chimica applicata all’agricoltura, che ha già registrato la maxi fusione fra Dow Chemical e DuPont da 130 miliardi di dollari e l’acquisizione da parte della cinese ChemChina della svizzera Syngenta per 43 miliardi di dollari. Gran parte dei semi del mondo saranno quindi in mano a poche società.

Inoltre da anni Monsanto è al centro delle critiche delle associazioni contrarie all’uso dei suoi prodotti geneticamente modificati ed è proprietaria del diserbante glifosato, sospettato di essere cancerogeno.

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