Asolo Prosecco, +10,4% di vendite nel primo trimestre
Sono già a quota quattro milioni le bottiglie di Asolo Prosecco collocate sul mercato. Zamperoni: “Accessibilità e forte radicamento territoriale le caratteristiche vincenti”.
L’Asolo Prosecco ha chiuso il primo trimestre del 2020 con un incremento di vendite del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2019. La più piccola delle tre denominazioni di Prosecco da gennaio a marzo ha venduto quattro milioni di bottiglie.
“Ovviamente, alla luce del difficile contesto che stiamo vivendo, restiamo estremamente cauti nella valutazione delle dinamiche commerciali – afferma il presidente del Consorzio Asolo Prosecco, Ugo Zamperoni (nella foto) -. Tuttavia i dati sembrano sottolineare che il consumatore fa sempre maggiore affidamento su vini che sappiano coniugare accessibilità e forte radicamento territoriale”.
Asolo Prosecco, ha chiuso il 2019 a quota di 17 milioni di bottiglie vendute, con un +35% rispetto ai 12,6 milioni del 2018.
Che l’identificazione territoriale sia uno degli elementi cardine dell’Asolo Prosecco lo conferma una ricerca condotta alla fine dello scorso anno da Bva Doxa. Lo studio evidenzia una coincidenza tra la quota di italiano che conoscono Asolo (26%) con quella dei consumatori di spumanti che hanno già avuto occasione di bere il Prosecco (22%).
“La crescita della denominazione – aggiunge Zamperoni – ci dice che probabilmente si è avvicinata all’Asolo Prosecco anche una parte di quel 23% di consumatori”. Ben il 72% dei consumatori di Asolo Prosecco pensa che sia un vino ideale per l’aperitivo.