Altri 10 anni per il Marchesino e partnership con Ladurée

Dopo la scomparsa di Gualtiero Marchesi, ci si interrogava sul futuro del suo ristorante a Milano. Ma Il Marchesino in piazza della Scala vivrà almeno altri 10 anni. Il giorno dopo la morte del Maestro, il Comune di Milano ha aperto le buste per l’assegnazione degli spazi (la concessione sarebbe scaduta il prossimo marzo) e la gara è stata vinta dalla società Marchesi Srl gestita dall’amministratore unico Enrico Dandolo, genero del grande chef, che ha battuto la proposta fatta dallo chef Marco Sacco del Piccolo Lago di Verbania.

Fino al 2028, dunque, il ristorante rimarrà nell’attuale collocazione e potrà anche contare sulla nuova collaborazione con il marchio francese Ladurée. Sarà questa partnership la novità più importante del “nuovo corso”, oltre a un progetto di ristrutturazione del locale che trasformerà la caffetteria in una pasticceria.

“Porteremo qui i famosi macaron – ha detto Dandolo al Corriere della Sera – in cambio, loro serviranno i piatti-bandiera di Marchesi, dal riso oro e zafferano al raviolo aperto, in alcuni dei 28 ristoranti Ladurée sparsi per il mondo. Sarà un modo per portare la filosofia Marchesi fuori dall’Italia, anche dopo la sua scomparsa”.

Il Marchesino era stato aperto da Marchesi nel marzo 2008 in seguito all’esperienza all’Albereta di Erbusco, in Franciacorta. Per il Maestro si era trattato di un ritorno a Milano dopo i tempi del primo ristorante in via Bonvesin de la Riva (1977-1993).

Attraverso la partnership con Ladurée, si concretizza il progetto di internazionalizzazione del Gruppo Gualtiero Marchesi con l’obiettivo di esportare il brand e la cultura gastronomica italiana all’estero, anche dopo la scomparsa del grande Maestro.

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