In Alto Adige il museo dello speck con 100 mila visitatori all’anno

Per gli appassionati del salume tipico del Südtirol è d’obbligo fare un salto al Moser Speckworld, il museo che sorge in un soleggiato comune della Val Venosta (Bolzano). La struttura ricorda in tutto e per tutto una tradizionale baita di montagna: 250 mq immersi nel tipico paesaggio altoatesino, con parcheggio, spazio espositivo e punto vendita interno.

Sono 100 mila le persone che ogni anno, dal 2013, varcano le sue porte, complice l’ingresso gratuito, le visite guidate e le degustazioni. Tutto qui ruota attorno allo speck. Nell’ambiente originale di un rifugio alpino si è trasportati dall’inconfondibile profumo del salume in un percorso ad hoc per conoscerne la storia e scoprirne i segreti della lavorazione. E per chi non facesse subito rientro a casa dopo la visita c’è la possibilità di ordinare i prodotti al rientro dalle vacanze, attraverso lo shop online.

Moser, che dal 1974 porta avanti l’antica e segreta ricetta di famiglia, è famosa per la delicata affumicatura dei suoi speck. L’azienda propone l’“Alto Adige IGP”, il “Moser speck” oppure lo “Speck premium Moser numero 1”. Da qualche tempo produce una quantità limitata di prodotto utilizzando cosce di maiali destinate al prosciutto di Parma che la famiglia ama chiamare lo “speck dell’Alto Adige con il turbo”. Per sottolineare il legame con il territorio, l’azienda ha avviato una collaborazione con l’altoatesino più famoso nel mondo, Reinhold Messner, alpinista estremo. Per lui un tributo all’interno del museo.

La ditta Moser è presente in oltre 50 paesi grazie a un forte partner strategico, i Fratelli Beretta, che si occupa di tutti i mercati eccetto Italia, Germania e Austria.

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