Alimentari, +3,3% per la vendita diretta a domicilio in Italia

La vendita diretta a domicilio piace sempre di più, anche nel settore degli alimentari. A renderlo noto, in occasione di TuttoFood 2017, appuntamento culmine della Milano Food Week, è Univendita, l’associazione di categoria delle aziende italiane della vendita diretta. Nel 2016 gli alimentari “porta a porta” sono cresciuti del 3,3% rispetto al 2015, risultando il settore che ha fatto segnare la migliore performance fra quelli in cui operano le aziende associate Univendita.

Fra queste c’è il colosso dei surgelati Bofrost, che nel 2016 ha registrato un fatturato di 234 milioni di euro (+3,2% rispetto al 2015) e toccato, per la prima volta, la doppia cifra nella quota di mercato a valore: 10%, risultato che fa di Bofrost il secondo player italiano del settore surgelati, dietro solo a Findus.

L’identikit del cliente porta a porta nel settore alimentare è di età superiore ai 45 anni, con un profilo socio-economico medio alto e si concentra soprattutto nel Nord e Centro Italia. I prodotti preferiti sono le verdure, il pesce, le pizze e i gelati. Nello specifico settore dei surgelati, la vendita a domicilio offre un plus in fatto di sicurezza: con la consegna direttamente a casa si ha la garanzia di non interrompere la catena del freddo.

«Le abitudini degli italiani in fatto di spesa alimentare sono in continua trasformazione, e le aziende della vendita diretta sono molto attente a offrire sempre un valore aggiunto – commenta il presidente di Univendita Ciro Sinatra -. Si tratta della componente del servizio, che rappresenta un’innegabile comodità, e della competenza del venditore, che conosce i propri clienti in modo diretto, meglio di qualsiasi algoritmo o strumento di profilazione disponibili per gli altri canali di vendita».

 

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