Recensioni online, cosa prevede il testo approvato in Senato

*a cena con diritto

In materia di recensioni online, il disegno di legge annuale sulle pmi, così come approvato in prima lettura dal Senato, è stato sostanzialmente modificato rispetto al testo iniziale presentato dal Governo nello scorso mese di dicembre, anche a seguito dei rilievi della Commissione Ue, sotto il profilo della tutela della privacy ai sensi del GDPR, in ordine all’obbligo di identificazione per chi pubblica una recensione in rete.

Nel corso della discussione a Palazzo Madama, tale obbligo è venuto meno, mentre viene stabilito che il principio della liceità del giudizio pubblicato solo se rilasciato da chi abbia effettivamente acquistato un prodotto o fruito di un servizio entro il termine di 30 giorni dall’esperienza. Viene introdotta una presunzione di autenticità della recensione se questa è supportata da una fattura o ricevuta fiscale a dimostrazione del reale acquisto di un bene o fruizione di un servizio.

Le recensioni saranno ritenute illecite, per perdita di attualità, dopo due anni dalla pubblicazione e viene affidato all’AGCM – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato l’incarico di definire le linee guida in materia a favore delle imprese nell’adozione di misure idonee a garantire l’osservanza dei requisiti di liceità delle recensioni, con possibilità per le associazioni rappresentative delle imprese di ottenere lo status di “segnalatori attendibili” ai sensi dell’articolo 22 del Regolamento UE 2022/2065.

Il provvedimento ora attende l’esame della Camera.

*di alessandro klun

Letizia Ceriani

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