Consorzio di tutela vini doc Sicilia, il più grande vigneto in Italia, i piani per il futuro
Custodire il “Vigneto Sicilia”, produrre viti siciliane dotate di certificazione che ne attesti l’integrità sanitaria e l’identità varietale, dare valore e sostegno alla qualità dei vini siciliani: sono questi gli obiettivi del progetto “Valorizzazione del germo plasma viticolo” promosso e sostenuto dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia in partnership con il Dipartimento regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo e il Centro regionale per la conservazione della biodiversità viticola ed agraria “F.Paulsen”.
Dalla sua creazione nel 2012 infatti, il Consorzio, mette in atto attività ed iniziative volte a tutelare la denominazione Doc Sicilia e garantisce che tutte le fasi e le disposizioni indicate nel Disciplinare di Produzione vengano rispettate rigorosamente. Inoltre, come scritto anche nel Disciplinare di Produzione, viene indicato l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio quale Autorità Pubblica designata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la verifica annuale del rispetto delle disposizioni del disciplinare.
Attraverso l’impegno del Consorzio, la denominazione Doc Sicilia viene riconosciuta come garanzia di qualità e come simbolo non solo della regione, ma della stessa produzione Made in Italy in Italia e all’estero.
Il progetto in atto ha lo scopo di conservare la biodiversità generata dai 3.000 anni di viticoltura nell’isola e le sue varietà autoctone e di intervenire a monte della filiera vitivinicola, dotando i vivaisti di materiale di base da cui ottenere un prodotto certificato da vendere alle aziende. Lavorando con viti di cui è certa l’identità varietale e l’integrità sanitaria, è possibile dare valore e sostegno alla qualità dei vini siciliani. Grazie al progetto è in corso la verifica fitopatologica dei campi di piante iniziali esistenti e la ricostituzione di nuovi campi con materiali virus esenti, da cui ottenere il materiale di propagazione per la produzione di barbatelle innestate e certificate.
Con quasi 98 mila ettari, il vigneto siciliano è il più grande d’Italia, in Europa ha la stessa estensione dell’vigneto tedesco e nel mondo misura tre volte il vigneto della Nuova Zelanda, superando addirittura quello sudafricano. Oggi la Sicilia è la prima regione in Italia per superficie vitata in biologico e da sempre rappresenta il crocevia tra Europa, Africa e Medio Oriente. Ogni bottiglia offre un’esperienza globale, figlia anche di una eterogeneità territoriale che non esiste altrove, in grado di evocare un ricco mosaico di cultura, natura e sapori.
“Da sempre la missione del Consorzio è rafforzare l’identità dei vini siciliani, migliorandone la qualità, l’immagine e il posizionamento sul mercato. – sottolinea il presidente del Consorzio Vini DOC Sicilia Antonio Rallo – Il progetto a sostegno del “Vigneto Sicilia” diventa quindi per noi centrale per lo sviluppo dell’enologia siciliana e siamo orgogliosi di poterlo sostenere a fianco delle altre istituzioni coinvolte, che ringrazio per la collaborazione e supporto. Ogni giorno lavoriamo per comunicare al meglio il sistema ‘Sicilia Doc’ come produttore di eccellenza dei vini contemporanei, a fianco dei nostri produttori e delle nostre aziende così che possano essere sempre più competitive sui mercati di riferimento”.