La vendemmia 2018 è da record. La Puglia è la più virtuosa

Secondo le prime stime di Assoenologi, formulate in presenza di una raccolta di circa il 15% dell’uva, l’annata 2018 torna su valori medi riferiti a periodi di piena produzione. Se l’annata 2017 è stata quindi la più disastrosa degli ultimi 50 anni, diverso è il pronostico per quella in corso, con aumento ipotizzato del 35% in alcune regioni, sopratutto nel Centro Italia. 

Considerando gli ultimi vent’anni, con 55,8 milioni di ettolitri il 2018 si colloca al secondo posto, quasi ai livelli del 1999 in cui vennero prodotti 58,1 milioni di ettolitri.

L’elaborazione di Assoenologi permette di ipotizzare che la produzione di uva possa oscillare fra i 76 e i 78 milioni di quintali che equivalgono a una cifra che oscilla fra i 55 e i 57 milioni di ettolitri di vino, un volume superiore del 21% rispetto all’anno precedente (46,1 milioni di ettolitri secondo l’Istat) e del 16% se riferito alla media di un lustro (2013/2017).

La Puglia è la regione più virtuosa, con 11,9 milioni di ettolitri, seguita dal Veneto (10,3), dall’Emilia Romagna (7,8) e dalla Sicilia (5,8): le quattro regioni, insieme, raggiungono circa 36 milioni di ettolitri, ossia il 65% di tutto il vino italiano.

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