Trackyfood: etichette digitali anti contraffazione anche per il vino
Trackyfood, piattaforma di tracciabilità della filiera alimentare, interviene per difendere il settore del vino dalla contraffazione. Secondo i dati dell’EUIPO, tra i settori più colpiti vi è proprio il vino, con 356 milioni di euro di vendite perse fino al secondo trimestre del 2019.
L’ALLARME
In Italia a lanciare l’allarme è l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF), uno dei maggiori organismi europei di controllo dell’agroalimentare del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Nel 2020, il settore agroalimentare ha dimostrato di essere strategico per l’economia italiana, in quanto unico settore che ha resistito alla pandemia, nonostante sia anche quello che subisce maggiormente il fenomeno della contraffazione.
ICQRF è tra le Autorità pubbliche che eseguono più controlli antifrode al mondo su molti settori agroalimentari, in particolare su vino e olio d’oliva, contribuendo a fornire adeguate garanzie ai consumatori. Nel 2020 è stato aperto un fascicolo penale presso la Procura della Repubblica di Pisa che ha portato al sequestro probatorio di 443 hl di vino atto a dare Chianti DOCG biologico e di 50 hl di IGT Toscano biologico confezionato.
L’INTUIZIONE
Nata nel 2007 dall’idea di Federico Persico, Chief Technology Officer, Trackyfood consente di gestire tutte le informazioni relative alla filiera alimentare.
«L’Italia è l’unica nazione al mondo ad essersi dotata di un registro telematico del vino – spiega Persico – che consente il controllo degli operatori della filiera a seguito della registrazione online delle movimentazioni e delle lavorazioni dei prodotti vitivinicoli. Convinti che la digitalizzazione sia lo strumento più efficace nella lotta alla contraffazione, abbiamo voluto dare il nostro contributo sviluppando con TrackyFood una serie di funzionalità ad hoc per la gestione delle informazioni legate alla filiera vitivinicola. Con estrema semplicità è possibile tracciare le informazioni partendo dal censimento geolocalizzato dei vigneti di e delle loro caratteristiche organolettiche. Tutte le fasi ed i processi (data di vendemmia, fermentazione, affinamento, messa in botte, assemblaggio in caso di blend, ecc.) vengono registrati e datati. Il consumatore, attraverso l’etichetta interattiva, potrà scoprire tutto sulla bottiglia che ha in mano».
In fase di sviluppo, un ulteriore elemento che consente di dialogare digitalmente attraverso l’impiego di macchinari dotati di sensoristica 4.0 con l’obiettivo di integrare automaticamente, riducendo ulteriormente il rischio di contraffazione, ad esempio le informazioni generate dalle macchine di imbottigliamento (data, numero di bottiglie, lotto, ecc.) con le informazioni di tracciabilità.