Cia: sempre più famiglie comprano dagli agricoltori, +10%

Nell’ultimo anno, +5% aziende agricole coinvolte. La Spesa in Campagna fa il punto nel webinar dedicato al ruolo del mercato contadino.

A un anno dalla pandemia è più costante e stretto il rapporto tra agricoltori e cittadini. Legame rinsaldato, per effetto delle restrizioni, nei mercati contadini e nelle botteghe di prossimità, ma anche online dove l’e-commerce funziona se mette sempre al centro il contatto diretto. Così, negli ultimi 12 mesi, sono aumentate del 5% le aziende agricole entrate nella vendita diretta, terzo canale scelto dagli agricoltori nel 2020, e del 10% le famiglie che la prediligono. A fare il punto sul settore è Cia – Agricoltori Italiani con la sua associazione per la promozione della vendita diretta, la Spesa in Campagna.

In Veneto, c’è l’esempio forte di Padova – con la Spesa in Campagna – Cia sono nove i mercati contadini (4 solo in città). Durante tutta l’emergenza Covid-19, in accordo con il comune e nel pieno rispetto delle regole anti-contagio, la città è riuscita ad assicurare banchi sempre aperti. In regione, il mercato contadino ha registrato in media, subito dopo il primo lockdown, un +14%.

Scendendo verso il Centro Italia, la Toscana di Firenze, Prato e Pistoia conta con la Spesa in Campagna – Cia, 10 mercati settimanali. Coinvolgono complessivamente oltre 100 aziende. Qui le chiusure ci sono state, soprattutto lo scorso anno, ma poi i mercati sono tornati operativi anche in zona rossa. A compensare durante il blocco, la consegna a domicilio ha avuto l’adesione di oltre mille aziende agricole. Sul territorio è cresciuto del 10% l’interesse degli agricoltori per un banco di vendita.

A Firenze per un singolo mercato si calcola un giro d’affari pari a circa 300 mila euro l’anno.

Al Sud, Palermo è re del mercato. La Spesa in Campagna-Cia ne conta tre solo in città e per un totale di 75 espositori agricoli. Il canale è in grande espansione e spinge a fare sistema tra i produttori di tutta la regione. Quanto alle vendite, dopo il boom della scorsa primavera, ora la situazione è stabile e con fatturato, in due mesi, tra i 50 e i 60mila euro a mercato.

Oggi l’Italia conta in totale circa 1200 mercati contadini e danno linfa a piccole e medie imprese agricole.

La Spesa in Campagna-Cia ha in tutto il Paese, circa 6mila aziende impegnate nella vendita diretta, canale che a livello nazionale nel 2020 ha fatturato più di 6,5 miliardi. Prelibatezze che arrivano anche nelle botteghe e stanno spopolando online dove nel 2020 si è registrato un +134% dell’acquisto di generi alimentari. Il trend potrebbe raggiungere un +62% entro il 2021, sempre se saprà tutelare, anche sul digitale, la relazione tra cittadini e aziende.

“Con le aziende lavoriamo per tutelare la qualità dei nostri mercati contadini – ha dichiarato il presidente de la Spesa in Campagna-Cia, Matteo Antonelli -. La fiducia consolidata in questo periodo, porta lontano solo continuando a garantire ai consumatori produzioni proprie, stagionalità delle materie prime e il monitoraggio costante di questi requisiti. Allo stesso tempo – ha aggiunto – i mercati contadini contribuiscono alla sostenibilità delle aziende delle aree rurali d’Italia e alla promozione del territorio, tra i punti chiave della ripresa turistica dei prossimi mesi”.

 

“La vendita diretta è un’occasione importante per il reddito degli imprenditori agricoli – ha aggiunto Claudia Merlino, direttore generale di Cia-Agricoltori Italiani- e l’intervento de la Spesa in Campagna sul territorio con i mercati contadini, è cruciale per la promozione […]. La valorizzazione del made in Italy, della Dieta Mediterranea e delle tipicità regionali, passano per un costante dialogo tra chi produce e chi porta in tavola”.

Il webinar sul mercato contadino è il primo di tre incontri online promossi da la Spesa in Campagna-Cia. I prossimi due appuntamenti, saranno dedicati a botteghe ed e-commerce.

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