Vino, Giv e Iswa su Alibaba per conquistare la Cina

Continua l’avvicinamento delle cantine italiane al mercato cinese. Dopo che il colosso delle vendite online Alibaba ha aperto le porte al vino del Belpaese, i produttori si stanno muovendo per entrare in contatto con l’azienda di Jack Ma.

L’obiettivo è quello di recuperare terreno rispetto alla Francia, primo esportatore enoico in Cina con una quota del 55% contro il 5% italiano.

Come spiega WineNews.it, al primo flagship store di Mezzacorona si aggiungerà a breve quello di Gruppo italiano vini (Giv) che controlla brand come Nino Negri, Tenimenti Ca’ Bianca, Santi, Bolla, Folonari, Lamberti, Turà, Conti d’Arco, Conti Formentini, Cavicchioli, Machiavelli, Melini, Serristori, Bigi, Fontana Candida, Re Mafredi, Castello Monaci e Tenuta Rapitalà.

Recentemente Giv ha anche lanciato www.vinicum.com, il nuovo sito di vendita online che offre una selezione di vini provenienti da 15 cantine di proprietà in 11 Regioni.

Oltre a Giv, in arrivo su Alibaba c’è anche Italian signature wine academy (Iswa) che riunisce le cantine Allegrini, Arnaldo Caprai, Feudi di San Gregorio, Fontanafredda, Frescobaldi, Planeta e Villa Sandi.

Infine l’azienda italiana di e-commerce Vino75.com (che conta più di 1.600 etichette di oltre 600 produttori) ha concluso un accordo con TMall Direct, piattaforma online di Alibaba.

Le cantine selezionate potranno così vedere i propri prodotti su uno dei più grandi mercati mondiali nell’evento sul vino del 9 settembre annunciato dal presidente di Alibaba Jack Ma insieme al premier italiano Matteo Renzi a Vinitaly 2016.

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