Strategia Masi: trasformare le sfide in opportunità
di letizia ceriani
Quella di Masi Agricola è una storia che inizia nel XVIII secolo, per la precisione nel 1772, anno della prima vendemmia, nel Vajo dei Masi, il primo vigneto acquistato nella Valpolicella Classica. Oggi gestita dalla sesta, settima e ottava generazione dalla famiglia Boscaini, l’azienda, esperta della tecnica dell’appassimento e pioniera nella produzione di Amarone, conserva fieramente la tradizione consegnandola di padre in figlio.
Oggi Masi è un’azienda affermata e festeggia quest’anno il decimo compleanno in Piazza Affari. La società è quasi totalmente in mano ai Boscaini: nell’attuale compagine, infatti, Sandro, Bruno e Mario Boscaini detengono rispettivamente un 27,61% di Masi, mentre Fondazione Enpaia il restante 9,22%. Una resilienza dichiarata e dimostrata nei fatti. Sono i numeri a parlare innanzitutto. Il 2024 – il cui bilancio è appena stato reso noto dalla società – si è chiuso in rialzo rispetto all’anno precedente, con ricavi netti consolidati pari a 66,8 milioni di euro, grazie soprattutto alla performance del quarto trimestre che ha segnato un aumento del +11,6%.
Masi è tra le protagoniste di un settore costellato di luci e ombre. Le difficoltà sono date, oltre che dal cambiamento climatico, dalla grande incertezza economica e geopolitica che ha investito lo scenario globale, in modo consistente negli ultimi cento giorni. E con questa le imprese sono costrette a fare i conti. La fisiologica evoluzione dei cicli economici sta portando ad una rimodulazione dell’organizzazione del business aziendale che, come nel caso di Masi, diventa una capacità strategica di adattamento in grado di adeguarsi alle esigenze del momento. Di necessità virtù.
Interpellato da MAG, l’ad di Masi Federico Girotto (in foto), anche presidente e ad di Canevel Spumanti, ha raccontato il percorso evolutivo del gruppo: «Masi si caratterizza per un sistema organizzativo strutturato ed una governance solida, che le ha consentito di accrescere la propria resilienza aziendale e di continuare a innovarsi, attraverso una gestione trasparente delle informazioni e strategie mirate di acquisizione e diversificazione del portafoglio prodotti».
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