Verona, Orsero inaugura il nuovo magazzino
Si tratta di 18.500 metri quadri di spazi per la gestione dello stoccaggio e distribuzione di circa 5mila quintali di merce al giorno.
Orsero ha completato l’ampliamento del magazzino di Verona, centro nevralgico del gruppo per le attività di stoccaggio, maturazione, lavorazione e distribuzione di frutta e verdura di I e IV gamma nel nord Italia.
Il magazzino consente la movimentazione quotidiana di oltre 5mila quintali di merce al giorno e la maturazione di circa 2,5 milioni di cartoni di banane all’anno. Il sito, inoltre, convoglia anche le attività precedentemente svolte a Milano. Garantisce così a Orsero una maggiore efficienza operativa che si traduce in una migliore capacità di presidiare le aree settentrionali.
L’ampliamento segue l’apertura del centro dedicato alla preparazione di prodotti di IV gamma avvenuta nell’aprile dello scorso anno. Si trova al fianco del magazzino su una superficie di circa mille metri quadri per una capacità produttiva di 30mila vaschette al giorno.
Realizzato nell’arco di 12 mesi, l’allargamento del magazzino veronese si compone di una nuova e semi-automatizzata sala lavorazione. A questa si aggiunge uno spazio dedicato al packaging di circa 1800 metri quadri con sistema “a scivoli” su linee di lavorazione, di sei nuove celle frigorifere con capacità di stoccaggio incrementata di circa mille posti pallets e nove nuove celle banane che raddoppiano la capacità di maturazione della struttura. Ci sono, inoltre, in una palazzina adiacente il magazzino di circa mille metri quadri adibiti uffici e aree dedicate al personale.
È previsto l’inserimento di circa 30 addetti, portando il numero dei lavoratori, tra dipendenti diretti e società logistiche terze, a quota 280.
“L’investimento sullo stabilimento di Verona migliora […] anche l’impatto ambientale del nostro business” ha commentato Tommaso Cotto, chief operating officer del Gruppo Orsero. “Abbiamo lavorato sull’efficientamento energetico […] e, contemporaneamente, sulla riduzione degli sprechi […]. Inoltre stiamo per implementare un processo di smaltimento virtuoso degli scarti vegetali, da conferire come sottoprodotto agli impianti di biogas”.