Longino & Cardenal si prepara per la Borsa

Nel mondo dell’alta ristorazione non ha bisogno di grandi presentazioni. Longino & Cardenal è uno dei principali distributori di cibo di alta qualità e, come annunciato nei giorni scorsi, ha deciso di quotarsi in Borsa nei prossimi mesi.

Lo sbarco all’Aim potrebbe avvenire già entro l’estate.

L’Ipo passerà attraverso un aumento di capitale riservato a investitori istituzionali, con una raccolta stimata nell’ordine dei 5 milioni di euro. Nel 2017 ha realizzato un fatturato consolidato di 28,5 milioni (cagr +21,5% negli ultimi tre anni) e un Ebitda di 1,5 milioni.

A portare la società in Borsa sono l’a.d. e azionista di maggioranza Riccardo Uleri (nella foto), che nel 1993 rileva dai 4 soci fondatori la Longino & Cardenal, e sua moglie Cristina Sambuchi, direttore finanziario e socio di minoranza. Entrambi si sono impegnati con un lock up a 36 mesi.

«Le risorsein più – ha detto Uleri a Reuters – serviranno per continuare a crescere, sia a livello di internazionalizzazione che di integrazione verticale», sottolineando che la società, che ha già due filiali a Hong Kong e Dubai, potrebbe aprirne un’altra a New York entro l’anno.

Longino & Cardenal, fondata 30 anni fa, ricerca in tutto il mondo cibi rari e preziosi per portarli sulle tavole dei migliori ristoranti e alberghi a livello nazionale e internazionale. Conta oltre 70 partner in tutto il mondo, oltre 1.800 referenze in 12 categorie e ha circa 4500 clienti.

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