Lavazza: fatturato in crescita del 9,6%, utile di 802 milioni

L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio della Lavazza e il consolidato 2015 del gruppo, che registra volumi in aumento del 4,4%, un fatturato di 1.473 milioni di euro in crescita del 9,6% rispetto ai 1.344 milioni del 2014, un Ebitda a 147 milioni di euro (226 milioni nel 2014) e un Ebit a 72 milioni di euro (156 nel 2014).

La riduzione dell’Ebit e dell’Ebitda è riconducibile a una pluralità di fattori, tra i quali l’aumento del costo della materia prima e il significativo incremento degli investimenti in marketing e comunicazione mirati allo sviluppo dei mercati internazionali.

L’utile d’esercizio a livello consolidato è pari a 802 milioni di euro, in forte rialzo rispetto ai 127 milioni del 2014 soprattutto per effetto della plusvalenza sulla cessione del pacchetto azionario di Keurig Green Mountain (Kgm).

Dal punto di vista finanziario, l’anno si è chiuso con un saldo di cassa pari a 1.351 milioni di euro, rispetto ai 340 dell’esercizio precedente, dovuto in gran parte alla cessione di Kgm.

Nel 2015 la quota di fatturato realizzata da Lavazza sui mercati internazionali è salita al 53%. A trainare le vendite sui mercati esteri sono stati in particolare quattro Paesi, tutti cresciuti a doppia cifra: Stati Uniti (+35%), Regno Unito (+19%), Germania (+19%) e Francia (18%).

Lieve miglioramento per l’Italia, dove Lavazza conferma la propria leadership con una quota di mercato a valore pari al 43,7%.

Buona anche la performance dei prodotti a marchio Merrild, l’azienda leader di mercato in Danimarca e nei Paesi baltici acquisita nel 2015 e i cui ricavi sono stati consolidati a partire dall’ultimo trimestre dello scorso esercizio.

«Lavazza prevede di raggiungere 1,6 miliardi di euro di fatturato, con il 65% di quota realizzata all’estero, già al termine di quest’anno», ha detto Antonio Baravalle, amministratore delegato Lavazza (nella foto).

«Il perfezionamento dell’acquisizione di Carte Noire è un tassello fondamentale della nostra strategia di crescita, unita al profondo rinnovamento dei nostri siti industriali, agli importanti investimenti in marketing, comunicazione e innovazione e alla realizzazione del nuovo centro direzionale a Torino», i cui spazi saranno resi fruibili in maniera modulare a partire dai primi mesi del 2017. L’investimento complessivo dell’azienda, conclude Baravalle, è stato di «oltre un miliardo di euro».

 

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