La Piadineria festeggia il 350° ristorante in Italia

Gruppo La Piadineria festeggia l’apertura del 350° ristorante In Italia: il nuovo locale si trova a Lucca ed è il secondo punto vendita presente nella cittadina toscana, dopo quello aperto in centro nel 2019.

Grazie a questo ulteriore traguardo La Piadineria si conferma la più grande catena Fast Casual Food in Italia e anche quella che sta crescendo più rapidamente: nel triennio Covid i nuovi locali aperti sono stati oltre 111 (25 nel 2020, 47 nel 2021, 39 nel 2022) e quella di Lucca è la tredicesima apertura

del 2023.

“Si tratta di un momento molto emozionante per La Piadineria – racconta Andrea Valota, ceo dell’azienda – un successo che testimonia quanto grande sia la fiducia da parte dei nostri clienti, che ci accolgono con entusiasmo ovunque inauguriamo un nuovo locale. Si tratta di un risultato reso possibile grazie all’impegno costante e quotidiano degli oltre 2200 dipendenti e collaboratori. Una squadra di persone eccezionali, che ringrazio di cuore, per essere sempre pronti cogliere tutte le opportunità e ad affrontare nuove sfide”

L’apertura del 350° ristorante La Piadineria è infatti solo l’inizio di un nuovo capitolo emozionante per il marchio. L’azienda ha infatti progetti ambiziosi per il futuro per espandersi e crescere ulteriormente.

Il piano di sviluppo prevede almeno 50 aperture all’anno così da cementare la presenza del marchio in Italia, sia in territori già presidiati, come Lombardia, Piemonte e Lazio, sia in altri relativamente nuovi per il marchio, quali la Toscana appunto, il Lazio o la Sicilia. La Piadineria si svilupperà in tutti i canali e i contesti del food retail: i centri commerciali e gli outlet, i centri storici cittadini e le traffic road, con locali di varie dimensioni e metrature.

Un’altra grande sfida dei prossimi anni è l’internazionalizzazione: al momento l’azienda sta consolidando la propria presenza in Francia, dove ha già cinque ristoranti attivi e tre nuove aperture previste nell’area metropolitana di Parigi, ma non esclude in futuro di esplorare le possibilità di espansione anche in altri mercati europei.

La Piadineria è da sempre sinonimo di qualità, freschezza e autenticità. Per questo manterrà una forte focalizzazione sulla qualità del prodotto, che viene preparato espresso sotto gli occhi del cliente. Non mancheranno innovazioni e sperimentazioni culinarie, con l’inserimento di nuove ricette, prodotti e formati per accontentare e incuriosire al massimo i clienti.

L’azienda ha negli ultimi due anni investito molto e continuerà a investire sulla digital transformation, sia lato consumer, con lo sviluppo e l’affinamento di una serie di servizi digitali per il cliente per potenziare le digitale sales all’interno di un sistema autenticamente omnicanale, sia lato business e operations, per efficientare e migliorare tutti i processi interni, e poter procedere speditamente con l’espansione della rete.

Grazie alle nuove aperture aumenta costantemente anche l’organico necessario alla gestione dei ristoranti, con un piano di assunzioni consistente e continuo (parliamo di almeno altre 300 nuove risorse da inserire entro la fine dell’anno). Per questo motivo la Piadineria ritiene strategico investire sulla formazione e sullo sviluppo delle persone, con un sistema ibrido che integra continuamente formazione virtuale e in presenza. Nel 2022 è stato infatti inaugurato, accanto al Quartier Generale che si trova a Montirone, in provincia di Brescia, il Campus de La Piadina: una struttura a sé stante che ha previsto un investimento di oltre due milioni di euro, dotata di auditorium, sale studio e conferenze, una cucina laboratorio identica a quella presente sul ristorante, nonché una serie di camere per ospitare fino a 20 corsisti o collaboratori.

I corsi del Campus della Piadina abbracciano un vasto insieme di conoscenze e competenze e coinvolgeranno tutte le figure aziendali, alternandosi alla formazione online e al tradizionale training on the job. La formazione in aula raggiungerà così nel 2023 oltre 1000 persone, pari a circa il 50% della popolazione aziendale attuale.

Letizia Ceriani

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