La country house La Bursch è il progetto di economia etica in Alta Valle Cervo, Piemonte

La Country House La Bursch è un progetto di economica etica che nasce con l’obiettivo di valorizzare il territorio e promuovere un turismo sostenibile, con un rinnovato spirito d’impresa attraverso i principi della colleganza.

Nel 2018, Barbara Varese si fa promotrice di un restauro conservativo della storica dimora di famiglia, attraverso un efficientamento energetico e un’importante riqualificazione dell’intero borgo per cui oggi a La Bursch si respira un clima di un tempo antico in un contesto familiare, ricco di fascino e di mistero.

In dialetto Walser, La Bursch significa proprio “casa”, “rifugio”, “tana”, nomi che trasmettono le atmosfere intime, nascoste, quasi segrete del luogo. Perché La Bursch va scoperta, è necessario andarci per respirare la magia e la particolarità di questo borgo incastonato tra le alpi biellesi, unico nel suo genere.

Le antiche tecniche di costruzione legate alla tradizione della valle, il riutilizzo degli antichi arredi, la reinterpretazione delle antiche ricette legate al territorio, sono gli elementi chiave della coerenza del progetto.

Il borgo La Bursch si trova a Oretto, frazione di Campiglia Cervo, in provincia di Biella, immerso in un bosco, circondato dai torrenti Cervo e Bele, a solo un’ora di macchina da Milano e Torino e praticamente al confine tra la Svizzera e la Francia.

La Country House è una struttura caratterizzata da diverse piccole abitazioni in pietra collegate tra loro in un susseguirsi di ambienti, stanze, angoli nascosti, ognuno con una propria identità e atmosfera, raccordate dal tema del viaggio.Il borgo mantiene intatto la pianta originale del diciassettesimo secolo e l’autenticità della sua architettura permette di far vivere agli ospiti un vero e proprio percorso sensoriale e un tour emotivo. Il viaggio inizia subito dopo aver varcato una piccola porta che si apre sulla reception, concepita come una grande biglietteria dei primi del ‘900Da qui parte l’esperienza originale ed esclusiva che ogni ambiente evoca, grazie ai tanti oggetti e cimeli collezionati dalla famiglia di Barbara, durante i viaggi per il mondo di quattro generazioni.

La filosofia de La Bursch è quella di accogliere i propri ospiti nella sua grande famiglia, coccolandoli e coinvolgendoli nella quotidianità della vita di ogni giorno. Per questo, ogni spazio a La Bursch suggerisce un’atmosfera da fiaba, un’ambientazione particolare, un contesto speciale dove ognuno si sentirà come “a casa”: la sala del biliardo, il bar Déco anni ’30, la sala dei giochi antichi, la sala musica e la taverna del pozzo.
L’antico fienile ospita invece la sala delle farfalle e la pépinière, spazio flessibile dedicato a praticare yoga, meditazione, vivere eventi speciali e a svolgere convegni.
L’esperienza continua all’esterno nel parco, un luogo di pace e di armonia.

La Bursch è composta da 11 camere, ognuna diversa dall’altra, che hanno il potere di condurre gli ospiti in un viaggio esclusivo attorno al mondo: America, tra tessuti patchwork, con distintivi di sceriffi e antiche banconote, Africa, un vero e proprio lodge nella savana, tra bauli d’epoca, pelli di animali selvaggi e antiche mappe, Antartide, regno dei ghiacci tra mille boule de neiges e calde pellicce, Asia il mistero dell’Oriente tra mandala di antiche stampe zen, sculture d’avorio giapponese e maschere lignee malesiane, Europa con antichi pizzi e merletti, ottoni e la Toile de Jouy alle pareti.
La Casa dell’Alchimista è caratterizzata da 6 camere che hanno il nome dei pianeti : Marte, Giove, Venere, Urano, Mercurio e Saturno. All’ultimo piano, si trova la romantica Soffitta di Nettuno.

Aperto anche agli ospiti esterni, il ristorante de La Bursch propone i sapori del territorio attraverso una cucina piemontese improntata alla tradizione, rivisitata con una nota di creatività.
La regia è affidata alla giovane chef di origini piemontesi, Erika Gotta, che con la brigata di cucina e di sala guida sapientemente il ristorante con eleganza ed equilibrio di sapori.
Il menù segue la stagionalità e varia secondo la reperibilità degli ingredienti con un percorso degustazione e à la carte.

Tra le icone: VI-TO, Vitello tonnato cipolla in agrodolce, uovo marinato, acciuga disidratata, FIENOTTO, Risotto al fieno, anguilla affumicata, beurre blanc, CRUDA PAZZA, Carne cruda della Cascina Eremiti, caviale di lenticchie, senape in grani, Yogurt, caffè, cardo, b, Pasta 30 tuorli ripiena di ragù al burro e salvia, polline d’api. I secondi piatti: PUTAGE’ DI NONNA Trota cotta alla brace d’abete rosso, insalatina acidula, UN AMERICANO AD ORETTO Biancostato alla BBQ di Ratafià e carciofo, IL CRIN Maialino cotto a bassa temperatura, trevisana e arancia amara.

Per concludere in dolcezza, Dabun?!, gelato alla frolla Piemontese, mandorle, olive Taggiasche e meringa soffice all’italiana, Lievitato dolce de La Bursch, impasto dolce cotto sul momento con zabaione e mandarino condito e Gelato al fieno con montata di latte di montagna e burro alla nocciola.

La famiglia de La Bursch propone poi diverse attività esclusive come la pesca alla mosca nella Riserva Privata, il percorso alla scoperta del “borgo più misterioso del Piemonte”, Rosazza, una visita dedicata all’antico Cappellificio Cervo, la ricerca dell’oro alla Bessa e l’esperienza manuale di produrre formaggio e di scoprire il fascinoso mondo delle api.
Per gli amanti dello sport, la struttura organizza tour in e-bike, camminate nel bosco con le ciaspole e lezioni di tennis nell’antico Circolo anni ‘30 di Rosazza.

FabioAdmin

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