Iwb, prestito obbligazionario fino a 130 milioni per acquisizioni

L’operazione ha l’obiettivo di dotare Iwb di risorse finanziarie per future acquisizioni nel settore e potenziare e riformulare le linee di finanziamento esistenti della società.

Italian Wine Brands ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario senior, tra 100 e 130 milioni, destinato sia al pubblico italiano sia a investitori qualificati in Italia e all’estero.

La durata del prestito è stabilita in sei anni dalla data di emissione, con un tasso di interesse fisso, non inferiore al 2% lordo all’anno.

Le obbligazioni verranno emesse a un prezzo pari al 100% del loro valore nominale di sottoscrizione, con un taglio pari a mille euro. Verranno offerte per la sottoscrizione attraverso la piattaforma del mercato telematico delle obbligazioni organizzato e gestito da Borsa Italiana.

Previo rilascio delle necessarie approvazioni da parte della Banca Centrale d’Irlanda e di Borsa Italiana, si prevede che le obbligazioni siano ammesse alla quotazione presso il Mot organizzato e gestito da Borsa Italiana, con la previsione di un dual listing anche sul mercato regolamentato dell’official list dell’Irish Stock Exchange – Euronext Dublin.

Si prevede che l’offerta del prestito obbligazionario possa concludersi entro il 30 maggio 2021.

L’obiettivo è dotare la società delle risorse necessarie per supportare la strategia di crescita del gruppo attraverso linee esterne. A questo si aggiunge l’esigenza di  diversificare le fonti di finanziamento e, ove ritenuto opportuno, razionalizzare le linee di finanziamento.

Il presidente del CdA della società, Alessandro Mutinelli, dichiara: “L’ambizione di Italian Wine Brands è quella di diventare il primo gruppo italiano non cooperativo nel settore vinicolo per dimensione, solidità e redditività […]. Iwb, con una vocazione di consolidatore, già oggi aggrega quattro aziende di settore. Il percorso di sviluppo di sinergie e crescita organica da noi intrapreso nel corso di questi anni è stato sicuramente molto positivo. Ci convince che il settore vinicolo italiano, per competere sui mercati internazionali, abbia la necessità di convergere su campioni capaci di consolidare. In tale contesto, il nostro gruppo, si vuole porre quale leader aggregante. Stiamo a tal proposito valutando concretamente l’acquisizione di alcune realtà vinicole che condividano la nostra stessa visione […]”.

SHARE