Italpizza investe nell’energia green

Italpizza da anni investe con l’obbiettivo di migliorare il proprio livello di sostenibilità ambientale.

Soprattutto in questo momento storico, l’azienda ha sviluppato un nuovo progetto energetico che consentirà una riduzione dei consumi e dei costi energetici, oltre all’approvvigionamento – pari al 100% – di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. Ciò fornirà anche un contributo all’indipendenza del Paese da fonti energetiche fossili e al raggiungimento degli obbiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.

«Grazie agli investimenti degli ultimi anni abbiamo già ridotto i consumi energetici di circa il 20%. afferma Alessandro Cioni, direttore tecnico di Italpizza – Questo risultato è stato raggiunto grazie ad una intelligente politica di monitoraggio degli sprechi energetici che ad oggi ci consente di controllare l’85% dell’energia impiegata, con l’obiettivo di raggiungere il 99% entro la fine del 2022. Un ulteriore elemento di innovazione – prosegue Cioni – è stato l’ammodernamento e l’introduzione di alcune tecnologie che ha permesso la riduzione di circa un 25% dell’utilizzo di gas metano e del 20% per l’energia elettrica. A fronte delle “bollette” quasi triplicate, Italpizza ora si è posta l’ambizioso obiettivo di ridurre ulteriormente e drasticamente i consumi e i costi energetici, attraverso nuovi investimenti tecnologici orientati alla produzione di energia elettrica e alla riduzione dei consumi».

Aggiunge poi Massimo Sereni, direttore commerciale di Italpizza: «Nell’ambito della responsabilità sociale, aspetto molto sentito dai nostri consumatori, oltre ad aver già adottato l’ecopack, un packaging al 100% riciclabile, dal 2022 abbiamo investito significative risorse per l’approvvigionamento di energia proveniente solo da fonti rinnovabili, riducendo così ulteriormente l’impatto ambientale. Pertanto conclude Sereni – abbiamo ottenuto la certificazione del Gruppo Hera “100% Energia green”: un modo per consolidare l‘impegno verso il conseguimento degli obiettivi strategici individuati dall’Agenda 2030».

Letizia Ceriani

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