InGalera, un anno da tutto esaurito per il ristorante del carcere di Bollate
Ha compiuto un anno InGalera, il ristorante all’interno del carcere di Bollate (Milano) dove sono i detenuti, regolarmente stipendiati, a preparare i piatti e servire in sala. «L’obiettivo – spiega Silvia Polleri, responsabile della cooperativa sociale Abc-La Sapienza in Tavola nata nel 2004 all’interno del carcere stesso – è insegnare loro un mestiere o potere continuare a farlo se venivano da questo settore prima della detenzione. Inoltre vogliamo creare un ponte con il mondo esterno, vogliamo che la società tocchi con mano che i detenuti non sono extraterrestri».
A un anno dall’avvio del ristorante, il bilancio è positivo: «Ogni giorno registriamo il tutto esaurito – afferma Polleri – E adesso a creare i piatti straordinari che abbiamo in menu è un detenuto chef che ha preso il posto dello chef esterno con cui abbiamo iniziato l’avventura. Di esterno nel nostro ristorante è rimasto ora solo il maitre, Massimo Sestito».
Polleri con la cooperativa Abc ha scelto di puntare sul comparto alimentare e della ristorazione per svolgere riabilitazione sociale. La cooperativa Abc è nota per offrire un servizio di catering e rinfreschi di alto livello dove sono impegnati i detenuti, dall’aiuto in cucina al servizio in sala effettuato in giacca e guanti bianchi. «Ho insegnato il bon ton ai detenuti – conclude Polleri – ed è sicuramente importante. Da parte mia ho imparato da loro a vedere la vita da aspetti differenti».