Il Birrificio Lambrate si espande e apre un pub a Berlino

Il nome può essere poco fantasioso, ma sicuramente è immediato: Birra. Si chiama così il nuovo pub a Berlino nato dalla collaborazione tra il Birrificio Lambrate di Milano e il Ma che siete venuti a fà di Roma.

 

Due protagonisti del panorama della birra artigianale italiana, Gianpaolo Sangiorgi (nella foto) e Manuele Colonna, hanno unito le forze per lanciarsi in un progetto che rappresenta la loro prima apertura all’estero.

 

In occasione dell’inaugurazione del locale in zona Prenzlauer Berg, prevista il 30 aprile, Sangiorgi racconta a Foodcommunity.it come è nata l’idea di puntare su Berlino e quali sono gli obiettivi futuri, con un bilancio dei primi 20 anni del Birrificio Lambrate: «Il riscontro del nostro successo è arrivato il 9 aprile, quando 30 mila persone hanno invaso il quartiere e sono venute da noi a festeggiare».

 

Dopo il primo storico pub in via Adelchi nato nel 1996, nel 2012 è stato aperto anche un ristorante in via Golgi (sempre a Lambrate) che ha permesso a Sangiorgi e ai suoi quattro soci di crescere economicamente e di porre le basi per nuove scommesse grazie un giro d’affari di circa 4,5 milioni di euro solo nel 2015.
Oltre alle attività dei due locali «dal 2014 circa il 65% dei guadagni è rappresentato dalle vendite delle nostre birre sia in Italia sia all’estero», spiega Sangiorgi.
I principali mercati stranieri del Birrificio sono Polonia, Gran Bretagna, Spagna, Thailandia ed Estonia. In Italia le birre vengono vendute a pub, ristoranti ed enoteche.

 

Dietro al successo del Birrificio Lambrate ci sono cinque soci: i fratelli fondatori Gianpaolo e Davide Sangiorgi, il mastro birraio Fabio Brocca, Alessandra Brocca (amministrazione) e Paolo Maran (gestore del ristorante di via Golgi).
Grazie alla vendita delle birre artigianali di qualità e all’uso di tecnologie moderne (dall’impianto d’osmosi dell’acqua alla centrifuga per velocizzare la maturazione) negli ultimi due anni i volumi sono aumentati di 3 mila ettolitri e ciò ha reso necessario un nuovo impianto di produzione.
Sangiorgi racconta che il Birrificio Lambrate ha detto no a diversi potenziali finanziatori e si regge sulle sue gambe senza aiuti dall’esterno, a parte mutui in banca per sostenere gli investimenti.

 

Ora la nuova sfida si chiama Birra. «L’idea mi è venuta due anni fa, così ho lanciato la proposta a Manuele Colonna», racconta Sangiorgi a Foodcommunity.it. «Nel nuovo locale gestito al 50 e 50 da noi e dagli amici romani lavoreranno diversi italiani più una ragazza tedesca».
Ma perché proprio Berlino? «A Londra c’è già l’Italian Job, quindi abbiamo deciso di puntare su un’altra città multietnica dove ci sono persone di tanti Paesi diversi, tra cui moltissimi italiani, e dove è in corso una grande evoluzione nel settore della birra artigianale».

 

Inoltre, sottolinea Sangiorgi, in Germania la burocrazia più snella ha permesso di accorciare le tempistiche per ottenere la licenza e l’iscrizione nel registro delle imprese. Un aiuto importante per trovare il locale adatto è arrivato anche dai ragazzi di Cacio&Pepe Magazine, da una commercialista tedesca che parla italiano e da un’interprete che hanno reso tutto più facile. In pochi giorni, così, il sogno è diventato realtà.
«Quella di Berlino sarà soprattutto una vetrina per noi», conclude Sangiorgi, «ma se andrà bene non escludiamo in futuro altre avventure all’estero».
Polonia e Spagna saranno le prossime mete.

 

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