Heura annuncia un nuovo round di investimento di 20 milioni

Heura, start-up spagnola attiva in Europa nel settore delle tecnologie alimentari a base vegetale, ha annunciato un nuovo round di finanziamento da 20 milioni di euro, che prevede l’emissione di convertible notes, che porteranno a una partecipazione azionaria in quello che si annuncia essere uno dei più grandi round di serie B del 2023 in Europa nel settore delle proteine alternative.

«Avere il sostegno di investitori motivati dalla nostra stessa missione e con la voglia di intraprendere azioni coraggiose per accelerare la transizione verso le proteine vegetali, ci fornisce le risorse per continuare a guidare la crescita della categoria in tutta Europa – ha dichiarato Marc Coloma, attivista alimentare, ceo e co-fondatore di Heura Foods – La nostra visione è chiara: questo nuovo finanziamento ci permetterà di maturare e diventare un’azienda food-tech capace di guidare la transizione proteica in Europa.  Questo percorso di crescita è concepito per condurci, nel 2023, a chiudere il più grande round di Serie B del settore e di inaugurare un futuro migliore per le persone, il pianeta e gli animali».

Grazie ai nuovi finanziamenti, l’obiettivo principale di Heura sarà quello di posizionarsi come leader europeo dei prodotti a base vegetale entro il 2027. L’azienda espanderà i suoi “successori della carne” nei Paesi in cui è attualmente presente – come Francia, Italia e Regno Unito – e in nuove regioni europee, tra cui Austria, Germania, Svizzera, Paesi Bassi e altri ancora. Heura, inoltre, è in procinto di lanciare nuove tecnologie e innovazioni rivoluzionarie in nuovi segmenti, depositando i primi brevetti nel novembre 2022, con l’obiettivo di fornire nel 2023 nuovi alimenti che siano rispettosi della natura, ricchi di sostanze nutritive e che garantiscano l’eccellenza culinaria. Una comunicazione chiara dei benefici della transizione proteica unita al coinvolgimento di un maggior numero di persone che possano “scegliere con la forchetta”, contribuiranno alla crescita di Heura in tutto il continente.

Il round di investimento si è aperto all’inizio di quest’anno con la raccolta da parte di Heura di oltre 4 milioni di euro in sole 12 ore, attraverso la campagna di crowdfunding Equity for Good Rebels, che ha visto più di 5000 persone provenienti da tutto il mondo unirsi per una causa comune. Circa la metà dei partecipanti aveva un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e il 42% era costituito da donne, numeri che hanno ribaltato le regole tradizionali degli investimenti.

Lo sviluppo di Heura non si è mai fermato: l’azienda ha quasi raddoppiato il suo fatturato nel primo semestre del 2022. A metà anno ha raggiunto un fatturato di 14,7 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai 7,6 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno scorso. Durante il primo semestre di maggior successo nei suoi cinque anni di storia, Heura ha inoltre fatto il suo ingresso presso importanti rivenditori, tra cui Carrefour in Italia, Ocado nel Regno Unito, Migros in Svizzera, E.Leclerc, Intermarché e Super U in Francia, e altri ancora. Nel corso dell’anno verranno annunciate nuove partnership con i principali rivenditori europei e verranno forniti dettagli sulla crescita a tre cifre dell’azienda.

Guidata da una missione ben precisa, Heura è molto orgogliosa dell’impatto positivo che esercita sia sull’ambiente sia per il benessere degli animali. Solo nella prima metà dell’anno, rispetto alle proteine tradizionali, Heura stima di aver risparmiato circa 55,9 milioni di litri d’acqua e 3,6 milioni di kg di CO2, oltre ad aver salvato 509mila vite di polli, maiali e mucche. Sempre alla ricerca di un miglioramento, l’obiettivo finale dell’azienda è quello di ridefinire l’intero sistema alimentare e di apportare cambiamenti lungo l’intera catena del valore, per poter passare dall’azzeramento delle emissioni di anidride carbonica a un clima positivo.

Il round di investimento ha visto il contributo della star dell’Nba Ricky Rubio, dei calciatori Sergio Busquets e Sergi Roberto, del comico David Broncano e di Unovis Capital.

Letizia Ceriani

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