Esselunga torna nel mirino del private equity
Dopo anni di trattative mai andate a buon fine, Esselunga torna nel mirino dei grandi gruppi di private equity.
Secondo quanto riporta Mergermarket, il colosso della grande distribuzione fondato da Bernardo Caprotti starebbe valutando le candidature informali dei fondi Blackstone e Cvc, interessati a comprare l’attività di gestione dei supermercati.
In precedenza si era parlato di Texas Pacific Group (Tpg) e Advent, ma i due fondi sarebbero in realtà fuori dai giochi. Caprotti (91 anni a ottobre) aveva già respinto le proposte dei big stranieri della grande distribuzione Tesco, Delhaize e Walmart e non sarebbe comunque interessato a vendere la maggioranza della società.
Stando ai rumors riportati dal Sole24Ore, al lavoro per conto di Caprotti nella valutazione delle manifestazioni d’interesse di Blackstone e Cvc ci sarebbero l’avvocato Giuseppe Lombardi dello studio Lombardi Molinari Segni e il presidente di Esselunga Vincenzo Mariconda.
Esselunga fattura 7,3 miliardi e ha un utile di quasi 300 milioni. La valutazione del business in vendita sarebbe attorno ai 6 miliardi. Numeri che rendono difficile la creazione di valore sull’azienda da parte dei gruppi di private equity. Ma la partita resta aperta.