Donne nel mondo del vino ancora alle prese col sessismo

Sono laureate, ma hanno stipendi più bassi degli uomini. Hanno difficoltà a conciliare la vita professionale con la famiglia. Rimandano la nascita dei figli ben oltre i 30 anni e sono ancora alle prese con il sessismo nel loro lavoro. È questa la situazione delle donne nel mondo del vino secondo un’indagine tra le oltre mille produttrici, ristoratrici, sommelier e giornaliste dell’associazione Donne del Vino.

Anche se tra le produttrici l’85% dichiara di non essere mai stata sottoposta ad atteggiamenti sessisti, la stessa percentuale ammette di faticare il doppio per affermarsi nelle aziende, comprese quelle di famiglia, mentre il 21% spiega di essersi dovuta difendere da comportamenti sessisti, specialmente nelle fiere.

Inoltre, quando si tratta di donne dipendenti come le enotecarie e le sommelier, oppure tra le giornaliste, pr e addette al marketing del settore, la situazione peggiora: c’è chi rivela di aver lavorato in realtà in cui “non era concesso alle donne ricoprire alte cariche aziendali perché ritenute non idonee”, di aver avuto difficoltà legate alla maternità anche fino al licenziamento (25%) e di aver subito atteggiamenti sessisti (39%), dagli insulti alle prese in giro e le richieste di favori sessuali.

Nonostante l’alta scolarizzazione generale (il 43% ha una laurea e il 15% anche un diploma post universitario), alla domanda “pensi di ricevere lo stesso stipendio che ricevono gli uomini che svolgono gli stessi compiti?”, il 29,9% delle produttrici ha risposto “no” e il 18% “forse no” mentre la percentuale sale al 62% tra le giornaliste, pr, addette al marketing, consulenti ed esperte.

Non va meglio sul fronte pensione: benché il 19% delle produttrici abbia più di 60 anni, nessuna dichiara di essere in pensione.

“Un sessismo superiore alle aspettative”, commenta la presidente dell’Associazione Donatella Cinelli Colombini. In termini quantitativi e qualitativi “sul ruolo delle donne nel mondo del vino le cose vanno meglio rispetto al passato – conclude – ma c’è ancora tanto da fare per raggiungere una reale parità di genere”. Anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, è stata annunciata per sabato 4 marzo la prima Festa delle donne del vino.

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