Corre l’import di vino in Cina, bene l’Italia: +39%

Corre l’import di vino in Cina, che si conferma uno dei mercati con maggiori prospettive future per i produttori mondiali.

Nel 2016 il dato complessivo della dogana cinese riportato da Decanter China ha fatto segnare un +27,8% in valore nel primo semestre sullo stesso periodo del 2015 a quota 1,18 miliardi di dollari e un +21,91% in volume a 299,7 milioni di litri.

Buoni risultati per l’Italia (quinta in classifica) che ha visto crescere del 12,2% in volume le proprie spedizioni, a 12,7 milioni di litri. Da sottolineare il +39% in valore, a 56,9 milioni di dollari, con un prezzo medio cresciuto del 23,9% a 4,46 dollari sul fronte del vino imbottigliato.

A dominare il mercato è sempre la Francia, che da sola vale poco meno della metà del valore, con 503,1 milioni di dollari (+36,3%), e poco più di un terzo del volume, con 84,9 milioni di litri (+15,9%) e un prezzo medio di 5,92 dollari, in crescita del 17,6%.

Sugli altri due gradini del podio dei maggiori importatori di vino in Cina si trovano l’Australia (+32,5% in valore) e il Cile (+23,1%), seguiti dalla Spagna (+41,5%). Numeri positivi anche per Argentina, Nuova Zelanda e Portogallo. Male invece gli Stati Uniti -(9,78% in valore) e il Sudafrica (-44,2%).

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