Gli chef si uniscono per promuovere il diritto al cibo di tutti

Due iniziative che mettono a fattor comune i rispettivi network per combattere contro la fame e la malnutrizione infantile nel mondo.

È nata, in Italia, una grande rete della solidarietà che ha come protagonisti gli chef. Azione contro la Fame ha firmato insieme con “Alimentiamo la Solidarietà” un protocollo d’intesa che mira a costituire un network di cuochi e ristoratori che si impegnano a promuovere il diritto al cibo nel mondo.

Azione contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale specializzata nella lotta contro le cause e le conseguenze della fame. Da 40 anni, in circa 50 Paesi, salva la vita di bambini malnutriti, assicura alle famiglie acqua potabile, cibo, cure mediche e formazione. Da sei anni, organizza la campagna “Ristoranti contro la Fame”. Si tratta di un’iniziativa che coinvolge una rete di centinaia di ristoranti in tutta Italia a supporto dei progetti sul campo coordinati in 50 Paesi.

In questi anni, il progetto ha raggiunto oltre 500mila persone all’interno dei ristoranti e delle pizzerie aderenti. Sono stati raccolti, grazie alle donazioni degli avventori, 350mila euro.

Questa cifra corrisponde, esattamente, al valore di trattamenti salvavita con cibo terapeutico utili per far fronte alle esigenze di 16mila bambini affetti da malnutrizione. L’iniziativa ha trovato ospitalità in oltre 700 attività della ristorazione italiana e coinvolto chef del calibro di Claudio Sadler, Cristina Bowerman, Cesare Battisti, Tommaso Arrigoni, Elio Sironi, Giancarlo Morelli. Nella sua recente campagna “Water of Africa”, Azione contro la Fame ha chiamato in causa anche altri “big”, come Carlo Cracco e Stefano Callegaro, vincitore di MasterChef 4.

“Alimentiamo la Solidarietà” è l’iniziativa nata, in Calabria, nell’ambito della prima fase dell’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19. In quella occasione i più importanti chef calabresi aprirono le proprie cucine ai più bisognosi per preparare i propri piatti. Il progetto ha fornito ad oggi alle famiglie calabresi circa più di 100mila piatti caldi in tutte le cinque province della regione. L’esperienza è stata anche raccontata in un libro, edito da Rubbettino.

“Entrambi i network hanno come obiettivo quello di valorizzare l’eccellenza enogastronomica italiana, facendone uno strumento di solidarietà e sostegno concreto – ha dichiarato Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la Fame -. Nel caso specifico, l’intesa rientra nelle attività promosse nell’ottica di ridurre del 20% il tasso di mortalità dei bambini sotto i cinque anni. Sia Azione contro la Fame che Alimentiamo la solidarietà lavoreranno insieme per coinvolgere altri chef e ristoratori in questa grande sfida.

 

 

SHARE