I centri commerciali chiedono di riaprire nel fine settimana
Le associazioni del commercio chiedono il superamento delle misure restrittive per i centri, parchi e gallerie commerciali.
Permettere a tutti i punti vendita presenti in centri, parchi e gallerie commerciali di riprendere la completa attività, ripristinando l’apertura anche nei fine settimana. Questa la richiesta unanime delle associazioni del commercio, ANCC-Coop, ANCD-Conad, Confcommercio, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione posta all’attenzione del Governo in vista della definizione del programma di riaperture.
Le misure restrittive, che da oltre sei mesi impongono la chiusura delle strutture nei festivi e prefestivi, hanno comportato 140 giornate di serrande abbassate.
Si sono registrate perdite sul giro d’affari nell’ordine del -40% rispetto al 2019. Questo ha portato a una conseguente diminuzione del fatturato annuo complessivo stimabile in 56 miliardi di euro.
Numeri che mettono a repentaglio la tenuta delle aziende, con il rischio di forti ricadute occupazionali, anche per il settore food & beverage.
Si palesa quindi l’urgenza di un’iniezione di liquidità nel sistema per le imprese di tutte le dimensioni, che potrebbe passare anche da uno spostamento temporale delle scadenze fiscali e previdenziali, da un rafforzamento degli strumenti e una semplificazione delle procedure di accesso al credito agevolato, con tempi rapidi e certi, da una nuova misura sugli affitti, con la previsione del credito di imposta anche per il 2021, si legge in una nota.