Bayer-Monsanto, trattativa aperta per le nozze del secolo

Trattativa aperta fra Bayer, leader mondiale del chimico farmaceutico, e la multinazionale delle sementi e dei pesticidi Monsanto. Le due aziende trattano la creazione di un colosso che, secondo il Sole24Ore, vale circa 67 miliardi di dollari di fatturato. Ancora nessun accordo, ma il mercato ha bocciato la possibile fusione, con il titolo del gruppo tedesco che è crollato sulle piazze finanziarie (-6,55% a Francoforte).

Il mercato teme che l’acquisizione sia troppo onerosa per Bayer (intorno ai 42 miliardi di dollari) e sposterebbe il focus dell’azienda sul settore agricolo, con conseguenze che gli analisti stanno ancora valutando. L’attenzione è ora sulle prossime mosse di Basf, l’altro colosso tedesco che potrebbe rilanciare.

L’americana Monsanto, produttrice del criticato erbicida glifosato, potrebbe quindi essere assorbita da Bayer, un’operazione che creerebbe il maggior produttore di sementi al mondo e prodotti chimici per l’industria agricola (antibiotici, semi di culture geneticamente modificati e pesticidi).

Bayer ha una capitalizzazione di 90 miliardi di euro mentre Monsanto 42 miliardi di dollari. Bayer ha anche un debito di 17,45 miliardi di euro alla fine del 2015, il doppio rispetto ai 7,01 miliardi di euro del 2011.

Le trattative arrivano dopo la maxi fusione fra Dow Chemical e DuPont da 130 miliardi di dollari. E a quasi un anno di distanza dal tentativo di Monsanto di acquistare Syngenta. Un tentativo fallito con la società svizzera che ha respinto l’avance di 46 miliardi di dollari non ritenendola adeguata. Syngenta ha preferito convolare a nozze con la cinese ChemChina, sollevando dubbi fra le autorità Usa, scettiche sull’intesa e sul suo impatto sulla sicurezza alimentare e su come Pechino approva gli ogm americani.

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