Assunta Madre: come essere in barca…ma meglio

di letizia ceriani

Il ristorante storico a nome Assunta Madre apre in Via Giulia a Roma nel 2009 – ci sono passati tutti i vip che contano, dai divi di Hollywood agli stilisti di alta moda – mentre a Milano sbarca nel 2015 e da allora mantiene alto il livello della cucina di mare anche nel capoluogo lombardo.

In zona Repubblica, la sede più recente si trova sotto Torre Breda, grattacielo storico milanese, e ospita 150 coperti disposti su tre piani muniti di ascensore privato. L’atmosfera è retro, curata ed estremamente chic. Ad accogliere gli ospiti un sontuoso banco di pesce fresco che invita ad ammirare il pescato del giorno lasciandosi guidare dalle voglie del momento. La decisa presenza di legno e i dettagli d’arredo richiamano gli yacht di lusso creando un’atmosfera unica, nel cuore della città che non si ferma mai, strategicamente a due passi dalla Stazione Centrale.  

Lo chef Antonio Lignini trasporta nei suoi piatti la tradizione, il gusto, la genuinità data da materie prime d’eccellenza, ammiccando all’innovazione che qui è concepita come un’attualizzazione di grandi piatti della cucina italiana. Da Assunta Madre si respira professionalità e italianità, condite con un savoir faire per nulla obsoleto. Ca va sans dire, l’eleganza non ha età… e la si riconosce subito. Anche il pane ha un suo perché: nel cestino più amato dagli italiani, non solo l’insormontabile prodotto da forno di Davide Longoni, ma anche focaccia calda della casa. Da intingere nell’olio biologico Orsini raccomandato dal maître, Denominazione di origine protetta delle colline Pontine.

Partiamo con un amuse bouche, un boccone di pesce, sormontato da tonno essiccato, maionese al sesamo e salsa teryaki. Molto goloso e servito caldo, spalanca le porte – e lo stomaco – alla prima portata di crudi, che consiste in un tris di ostriche: venete, tipologia Venere, molto sapide, crescono nel tratto di costa compreso fra le foci del Piave e del Livenza; irlandesi, carnose e saporite, e infine italiane, ma di scuola bretone, decisamente più dolci. Un goccio di limone rende il tutto ancora più speciale. Nel plateau immancabili gli scampi e i gamberi rossi di Mazara del Vallo, che si presentano da sé.

L’intermezzo che precede le portate cotte è dedicato a un piatto di sashimi di dentice, di primissima qualità, condito semplicemente con olio sale, pepe e limone.

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Letizia Ceriani

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