Venezia, una cordata di imprenditori per la riapertura de Le Zanze
Una squadra di giovani entra nel panorama gastronomico veneziano. È il team di Zanze XVI, l’osteria dei giorni nostri, che ha aperto l’8 giugno nel sestiere di Santa Croce, lungo Fondamenta dei Tolentini (zanze.it). Il concept è semplice e contemporaneo: ridare vita a uno storico locale, fondendo l’accoglienza e la convivialità tipiche dell’osteria con una cucina di alto profilo.
Zanze XVI sorge infatti nello stesso luogo della Trattoria dalla Zanze, punto di riferimento cittadino in cui, già dalla fine del Sedicesimo secolo (da qui il nome), si ristoravano commensali del luogo e gente di passaggio.
L’idea nasce dall’esperienza e dalla creatività di due giovani imprenditori veneti, Nicola Dinato, 35 anni, chef stellato e anima pulsante del Ristorante Feva di Castelfranco Veneto, e Nicola Possagnolo, 28 anni, fondatore della tech company padovana Noonic, digital strategist appassionato di food. Accanto a loro, Luca Tartaglia, 26 anni, promessa della cucina italiana che fino a poche settimane fa lavorava nella brigata di Pascal Barbot all’Astrance di Parigi (3 Stelle Michelin), e che ora prenderà in mano i fuochi di Zanze XVI.
La nascita di Zanze XVI non è solo la (ri)apertura di uno storico locale a Venezia ma rappresenta l’ultima frontiera del fare impresa in ambito food. Assieme ai tre citati e a Francesco Inguscio, fondatore di Nuvolab, società che si occupa di venture acceleration e consulenza per l’innovazione, c’è un gruppo di imprenditori veneti che ha creduto da subito nel progetto contribuendo a creare un innovativo modello di business: da Alberto Baban, presidente di VeNetWork e della Piccola Industria di Confindustria che partecipa all’investimento con la sua holding Idea19, agli imprenditori Luca Marzotto e Ferdinando Businaro, alla ditta Bortolo Nardini, storica distilleria bassanese fondata nel 1779, Pietro Maria Terzano, socio e co-founder di Savius, società privata di investimento con traders negli Usa e in Europa, e Massimiliano Zacchello, socio di Savius.
“Con il suo concept di cucina accessibile a tutti e con il suo schema imprenditoriale, Zanze XVI è inoltre un modello replicabile per lanciare format culinari di eccellenza. Grazie a una modalità di investimento efficiente che fa leva su un think tank del mondo food e finanza, combinandolo con i migliori investitori di ciascun territorio”, si legge nel comunicato ufficiale.