Nasce la Settimo Pizzolato holding

Oltre 7 milioni di bottiglie prodotte, 85 ettari di vigneto di proprietà, un fatturato previsto per il 2021 di oltre 20 milioni e, inoltre, una presenza in oltre 33 Paesi.

La Cantina Pizzolato di Villorba sale nell’olimpo delle aziende vitivinicole biologiche più interessanti del panorama nazionale. Un successo che è frutto di una precisa e coerente scelta valoriale: fare della sostenibilità l’asset di riferimento dell’intera filiera.

Ad aprile 2021 è stata istituita la Settimo Pizzolato Holding, oggi composta da: Settimo Pizzolato (nella foto), Sabrina Rodelli, Federico e Stefania Pizzolato, figli di Settimo nonché quinta generazione. La holding possiede il 100% di Cantina Pizzolato, l’azienda vitivinicola con sede a Villorba, in provincia di Treviso, e fa da cappello all’ Az. Agricola Pizzolato Settimo che entro la fine del 2021 vedrà l’apertura di un agri-wine bar ad ampliamento del comparto hospitality.

“Una nuova veste quella della Settimo Pizzolato Holding – commenta Settimo Pizzolato  – nata dall’esigenza di potenziare l’azienda e dotarla di una struttura organizzativa moderna, efficiente e funzionale […]”.

Una realtà quella della Cantina Pizzolato che ha fatto della sostenibilità ambientale, sociale ed economica un carattere identitario. Forte investimento nella digitalizzazione, vincente politica di diversificazione dei mercati di esportazione, grande attenzione al biologico e sostenibilità: questa la strategia dell’azienda trevigiana.

Rispetto per l’ambiente, sviluppo sostenibile, responsabilità sociale e, inoltre, condivisione degli impegni con i fornitori sono alla bas ella loro filosofia.

“In questo ultimo anno – spiega Sabrina Rodelli – il biologico si è rivelato un segmento di mercato in ascesa. […] Da un punto di vista commerciale siamo presenti nella grande distribuzione specializzata di vini biologici, settore che rientra nelle categorie di negozi alimentari con crescita a doppia cifra dei consumi […]. Diversificare l’offerta al consumatore è stato strategico. Solo vini bio di qualità, certificati, da fasce di prezzo medie a quelle più alte, con differenziazioni di packaging. L’aumento più importante delle vendite ha riguardato le nostre bollicine specialmente grazie alla nostra linea M-Use, la bottiglia in vetro leggero nata per essere riutilizzata […]. Il nostro ultimo progetto, la nuova linea Back to Basic, incarna al 100% il percorso identitario che abbiamo sin qui realizzato. Si tratta di una linea, nata nel nostro quarantesimo anno di attività, che va infatti oltre il vino biologico e coinvolge l’intera filiera del packaging […]”.

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