Il Granaio delle Idee, +54% il fatturato 2020

L’azienda padovana ha conquistato Walmart (con Coop Italian Food) e il brasiliano Bauducco. Siglato accordo strategico con Transmed per Medio Oriente e Nord Africa.

Fatturato e vendite in crescita del +54% rispetto al 2019, ma anche nuove piazze estere. È positivo il bilancio 2020 de Il Granaio delle Idee che raggiunge un giro d’affari complessivo di 10 milioni di euro (rispetto ai 6,5 del 2019), grazie anche a una spinta sull’R&D.

Il gruppo padovano, guidato Federico Allamprese (nella foto), è specializzato nella realizzazione di semilavorati e coadiuvanti clean label, funzionali e 100% made in Italy per pasticceria e panificazione. L’azienda è a vocazione b2b ma al suo interno, nel 2004, è nato anche il brand Ruggeri, orientato al consumatore. Tra le proposte di punta del gruppo la linea Salus, che include miscele, semilavorati e prodotti arricchiti con beta-glucani dell’avena e a tasso ridotto di carboidrati.

“La continua ricerca per produrre ingredienti più sani è da sempre l’idea chiave della nostra azienda e finalmente il mercato ci dà ragione – afferma Allamprese -. I dati rilevati dalle associazioni di settore negli scorsi mesi fotografano un consumatore italiano sempre più orientato verso alimenti funzionali e genuini […]. Per noi è solo l’inizio – aggiunge – e siamo determinati a spingere questo cambiamento anche su scala internazionale […]”.

È proprio l’idea di sostituire gli emulsionanti chimici con enzimi di origine fungina e batterica alla base del successo de Il Granaio delle Idee.

Una piccola rivoluzione di cui si sono accorte grandi realtà industriali come il colosso nordamericano Walmart e il brasiliano del pane in cassetta Bauducco Group. A questi si aggiungono anche oltre mille artigiani in tutta Italia, tra panettieri, chef e maestri pasticceri.

Sul fronte internazionale, ai mercati già consolidati (Francia e Germania in primis) si aggiungono oggi nuove frontiere come l’America Latina, ma anche il Medio Oriente e il Nord Africa grazie alla partnership strategica con Transmed, il più importante distributore nella filiera.

Fresco e artigianale, ma anche italiano, sostenibile, salutistico e in grado di esprimere il territorio. Questo, in sintesi, è il pane ricercato dagli italiani secondo una ricerca di Aibi (Associazione italiana bakery ingredients) e Cerved. Negli scorsi mesi hanno rilevato come l’85% dei consumatori nostrani acquisti pane fresco ogni giorno, per un consumo pro capite quotidiano che su scala nazionale raggiunge i 75 grammi e una produzione che solo per quello artigianale arriva a 1,5 milioni di tonnellate circa all’anno.

In crescita soprattutto il pane a valore aggiunto o ‘funzionale’, mentre si conferma la richiesta di pani a base di grani antichi. Tra i trend spinti dalla pandemia c’è inoltre l’acquisto di prossimità, che ha premiato i piccoli forni.

 

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