700 locali entro il 2027: i piani di 12oz
di letizia ceriani
Dai primi anni Novanta, David Nathaniel (nella foto), dirigente di NDD Italia, distribuisce in tutta Italia nel settore dell’hotellerie di lusso il sistema brevettato cafitesse. Si tratta di uno «street coffee for people on the move», un connubio tra il caffè americano da asporto e il tipico momento italiano del caffè al bancone.
Nathaniel, dopo vent’anni nel settore, decide di portare questo nuovo concept nella vita di tutti i giorni individuando una tendenza. Il target di riferimento è quello dei giovanissimi della Generazione Z che consumano spesso bevande monouso e «caffeine based» durante il giorno.
Nel 2016 l’idea di David Nathaniel prende forma e dalla costola dell’azienda di famiglia nasce 12oz, il cui socio di maggioranza è oggi JAB Holding Company, conglomerato tedesco che investe in società operanti nei settori dei beni di consumo, caffè e moda.

Dopo il primo flagship store in Duomo a Milano, nel 2018, aprono 12 nuovi punti vendita diretti. Nell’ottobre 2021, 12oz sbarca anche all’estero e apre a Nicosia (Cipro). All’inizio del 2022 la rete arriva a quota 18 punti vendita, di cui 15 in Italia in proprietà diretta e il primo store in franchising, inaugurato lo scorso novembre 2021, all’interno dell’aeroporto internazionale di Bergamo in collaborazione con MyChef/Areas Italia. Il locale di Porta Ticinese è il numero venti, ma il piano espansivo prevede un forte sviluppo della rete, con negozi diretti, aperture in franchising, ma anche un ampliamento della gamma di bevande e proposte food.
L’obiettivo del fondatore è di raggiungere 700 punti vendita entro il 2027, come racconta in questa intervista a MAG.