250esima vendemmia Masi: presentata la nuova struttura Monteleone21

La celebrazione di Masi Agricola per la 250esima vendemmia (1772-2022) della famiglia Boscaini nei vigneti del “Vaio dei Masi”, ha visto la presentazione di Monteleone21, il complesso polifunzionale che amplierà l’attuale cantina con nuovi spazi dedicati all’attività produttiva, direzionale ed enoturistica, nuovo tassello della Masi Wine Experience.

Il momento celebrativo delle 250 vendemmie della famiglia Boscaini ha preso il via venerdì 14 ottobre al Vaio dei Masi, che è stato anche occasione per la consegna del 41° Premio Masi, in un’edizione speciale che ha visto la presentazione della nuova struttura ideata dalla Famiglia Boscaini.

La location di Monteleone21, ancora in fase di costruzione, inaugurerà al pubblico il prossimo anno.

L’ambizioso progetto architettonico, realizzato per due terzi in ipogeo, incarna la relazione inscindibile tra la cantina e il suo territorio ed è stato studiato per una perfetta integrazione con il paesaggio della Valpolicella, reinterpretato in chiave contemporanea nei suoi elementi più caratteristici. La struttura polifunzionale infatti apparirà come una collina erbosa, ricoperta di viti e vegetazione, e sarà caratterizzata da un rivestimento in pietra locale che rimanda alle “marogne”, i muretti a secco tipici della zona che sostengono i vigneti di collina.

«A 250 anni dalla nostra prima vendemmia ci emoziona presentare ‘Monteleone21’, un progetto che racchiude in sé i più importanti valori del marchio Masi e ne rappresenta la storia, il presente e il futuro. Questo ponte ideale tra epoche diverse viene ben raffigurato dalla nuova struttura, che sarà collegata da un lungo passaggio ipogeo alla nostra storica sede e alla cantina di Gargagnago -, ha dichiarato Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola – Sarà un ideale entry gate nelle terre dell’Amarone e della Valpolicella Classica, con l’obiettivo di continuare a valorizzare il nostro territorio di origine e le sue eccellenze».

Federico Girotto, amministratore delegato di Masi Agricola spiega: «con ‘Monteleone21’ la Masi Wine Experience, il nostro progetto strategico volto a conseguire un contatto sempre più diretto con il consumatore finale, si completa di un prezioso tassello. Una vera e propria ‘cantina aperta’ pensata per accogliere i visitatori in un percorso esperienziale immersivo, a partire da un fruttaio monumentale di 12 metri di altezza destinato all’appassimento delle uve per l’Amarone, tecnica in cui Masi ha un expertise riconosciuta a livello internazionale».

Monteleone21 è stato co-progettato dallo Studio Cecchini, degli architetti Libero e Vittorio Cecchini, e dall’Arch. Giovanna Mar, che lo sta realizzando insieme all’Arch. Alessandro Beghini.

“Monteleone21” è stato concepito da ogni punto di vista in chiave di sostenibilità: dall’integrazione nel territorio all’utilizzo di fonti rinnovabili come il fotovoltaico e la geotermia, alla minimizzazione dei consumi energetici, per esempio con la cross-ventilation.

La cena di gala del 14 ottobre ha visto la partecipazione di oltre 300 ospiti, accolti dalla famiglia Boscaini e dal top management Masi nel nuovo fruttaio monumentale di “Monteleone21”.

Il menù è stato studiato e realizzato a quattro mani dallo chef Giacomo Sacchetto del Ristorante La Cru di Romagnano, stella Michelin dal 2021 e anche stella Verde dal 2022, e Vitangelo Galluzzi, chef della Masi Wine Experience. Un sodalizio nato dalla condivisione della stessa filosofia: l’approccio sostenibile, l’acquisto delle materie prime attraverso la filiera dei piccoli produttori locali, la proposta enogastronomica ispirata dal territorio. 

Sandro Boscaini, presidente di Masi ha commentato: «Un evento atteso, di grande significato, ancor più per me che ho avuto l’onore di partecipare a quello per i 200 anni nel 1972, quando abbiamo inaugurato la nuova cantina di invecchiamento. Oggi siamo lieti di poter riunire istituzioni, importatori, collaboratori e imprenditori italiani e stranieri nella nuova location “Monteleone21”, per festeggiare questo traguardo e raccontare la Masi del futuro. Per l’occasione abbiamo pensato a un’edizione del tutto straordinaria del Premio Masi, come segno di devozione alla nostra terra e alla cultura storica delle Venezie».

Letizia Ceriani

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