Terremoto, a rischio 3mila aziende agricole e 10mila posti di lavoro
Sono circa 3mila le aziende agricole a rischio nei territori colpiti dal terremoto in Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo dove c’è un’elevata presenza di allevamenti con oltre 100mila animali tra mucche, pecore e maiali.
L’allarme è stato lanciato dalla Coldiretti (nella foto il presidente Roberto Moncalvo) che ha sottolineato come nelle aziende agricole e agroalimentari si contino danni strutturali oltre che ad impianti e strumenti.
Inoltre le scosse mettono a rischio un sistema che offre lavoro solo nella fase di produzione agroalimentare ad almeno 10mila persone.
Coldiretti sottolinea anche la presenza di un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi da i quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo che sostengono che il flusso turistico e trainano l’economia locale.