British American Tobacco, 20 milioni per l’acquisto di tabacco italiano

Per il 2021 acquistate 7mila tonnellate di tabacco di alta qualità da coltivatori italiani, in linea con gli acquisti BAT degli ultimi 15 anni, assicurando sostegno economico a oltre 10mila lavoratori.

Anche per il 2021 British American Tobacco (BAT) Italia sceglie l’agricoltura italiana. L’azienda ha annunciato l’acquisto di 7mila tonnellate dei migliori tabacchi lavorati in Italia, provenienti da Veneto, Campania, Toscana e Umbria, per un investimento totale di 20 milioni di euro.

Quello tra BAT e la tabacchicoltura italiana è un rapporto consolidato, alimentato costantemente nel corso degli ultimi quindici anni. A fornire il tabacco, durante tutto il 2021, sarà infatti ancora una volta Italtab. L’organizzazione di produttori di tabacchi unisce in tutto il Paese oltre 400 aziende che operano su una superficie complessiva di circa 3mila ettari.

Negli ultimi 10 anni, BAT Italia ha investito oltre 200 milioni di euro nella tabacchicoltura italiana. Contribuisce ogni anno all’erario con oltre 3 miliardi di euro di accise. Un impegno importante verso il Paese, che si traduce nella volontà di continuare a contribuire al primato dell’Italia come primo Paese produttore di tabacco nell’Ue. Si tratta di una quota pari a circa il 30% e volumi complessivi intorno a 50mila tonnellate l’anno.

“Nella transizione del settore verso una maggiore sostenibilità e solidità un ruolo fondamentale lo hanno naturalmente anche le istituzioni, a cui chiediamo una maggiore attenzione rispetto al tema dell’equità e omogeneità fiscale tra le diverse categorie di prodotti del tabacco; obiettivo fondamentale da perseguire tenendo in considerazione le evidenze scientifiche sull’effettivo rischio ridotto riconosciute dalle autorità sanitarie, la tenuta del gettito erariale da tabacchi e gli svantaggi competitivi tra filiere tabacchicole che l’attuale disomogeneità determina”, ha dichiarato Roberta Palazzetti, presidente e amministratore delegato di BAT Italia e area director Sud Europa.

“Anche quest’anno, grazie all’impegno di BAT Italia avremo l’opportunità di vendere la totalità della nostra produzione […]”, ha commentato Vincenzo Argo, Presidente di ITALTAB. “Rinnoviamo, tuttavia, il nostro appello alle Istituzioni nazionali e locali sulla necessità di una strategia a lungo termine che incentivi gli investimenti […]”.

Soddisfazione per l’impegno e la volontà di BAT di continuare a investire in Italia è stata espressa anche dalle organizzazioni degli agricoltori.

“Si tratta di un’opportunità per le imprese tabacchicole per mantenere la produzione e l’occupazione. Il tabacco in Italia è coltivato da circa 2mila aziende che impiegano 50mila addetti, su una superficie di oltre 14mils ettari in quattro aree geografiche. È parte importante dell’economia locale e oggi anche dell’eccellenza tecnologica del Paese. Per dare slancio alla filiera occorrono scelte politiche adeguate, interventi fiscali più snelli ed equilibrati per salvaguardare tutta la trasformazione tabacchicola e consentire nuovi investimenti”, ha dichiarato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura.

 

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