Pastificio Rummo chiede il concordato preventivo in continuità

Il Pastificio Rummo ha presentato istanza di concordato preventivo in continuità al tribunale di Benevento. Allo stesso tempo, però, la società non ha abbandonato l’ipotesi della ristrutturazione dei debiti e sta trattando con le banche.

A pesare è il debito di circa 100 milioni di euro. Il 15 ottobre 2015 lo stabilimento Rummo di Ponte Valentino fu investito dall’alluvione del Sannio, con la distruzione delle linee produttive, la paralisi del magazzino e dell’azienda con danni per circa 40 milioni di euro. In questi anni la società ha ricostruito lo stabilimento principale e ha investito nel rilancio della produzione e del brand.

Il Piano concordatario – si legge su Il Sole 24 Ore – spiega che le banche sono esposte per 81,5 milioni, i fornitori per 8,2, fisco ed enti previdenziali per 2,7 e crediti da lavoro per 2. La proposta di concordato promette, grazie al cash flow, il soddisfacimento dei creditori per 55 milioni nell’arco di 5 anni.

«Non abbiamo fallito l’intesa con le banche – ha detto il presidente Cosimo Rummo – ma i tempi erano ristretti. Il negoziato continua: non è esclusa la possibilità di raggiungere un accordo di ristrutturazione».

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