Olio, al via le sanzioni per l’errata etichettatura
Via libera al nuovo sistema di sanzioni che va a colpire i ‘furbetti’ dell’olio di oliva Made in Italy, con multe fino a 18 mila euro.
È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto 103/2016, in vigore dal 1 luglio 2016, che – osserva il ministero delle politiche agricole nel darne notizia – «rappresenta un ulteriore passo in avanti per la tutela del prodotto italiano e per una sempre maggiore difesa dei consumatori e dei produttori».
Il provvedimento in 11 articoli modifica e rafforza ulteriormente il sistema sanzionatorio. Tra le principali norme figurano le sanzioni per il cosiddetto ‘country sounding’, evocazione di un’origine geografica dell’olio diversa dall’origine anche se correttamente etichettato, da 2 mila a 18 mila euro.
Il mancato rispetto del regolamento sugli imballaggi, comprese le chiusure non conformi, sarà sanzionato con multe che vanno da da 150 euro a 4.800 euro. La mancata o difforme indicazione in etichetta dell’informazione sulla categoria di olio, invece, andrà da 2.500 a 15 mila euro, mentre chi non rispetterà l’obbligo di tenere i registri degli oli d’oliva e di sansa d’oliva sarà costretto a pagare tra i 300 euro a 1.200 euro.
Il ministero ricorda che i controlli effettuati nel settore nel 2015 sono stati oltre 12.500, per un totale di quasi 575 mila euro di valore sequestri. Il volume d’affari dell’olio in Italia è di 3 miliardi di euro, pari al 3% del fatturato totale dell’industria agroalimentare.