Riparte il master in filosofia del cibo e del vino

Andrea Berton, Alessandro Borghese, Lucio Cavazzoni, Ernst Knam, Niko Romito, Guido Tommasi entrano nella squadra guidata da Massimo Donà e Angela Frenda, direttori del Master in filosofia del cibo e del vino.

Al via la quarta edizione del master di primo livello in filosofia del cibo e del vino, nato dalla collaborazione tra le imprese vitivinicole del Gruppo ISWA – Italian Signature Wine Academy e il centro di ricerca Diaporein della Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele.

Tre le anime del corso con 360 ore di didattica concentrate nei fine settimana e 300 ore di stage: una propriamente filosofica e antropologica, una tecnica, un’officina della comunicazione.

Il corso risponde a un comparto, quello agroalimentare, in espansione in Italia e nel mondo: +1,8% le esportazioni del cibo made in Italy nel 2018, per un valore di 41,8 miliardi di euro (fonte Coldiretti) – e con un tasso di occupazione che è cresciuto del +4,8% nel 2018 (fonte Ufficio Studi Confartigianato).

Secondo Almalaurea e i dati rispecchiati dal placement di chi ha già frequentato le prime edizioni del master, chi segue un percorso formativo nel campo del food nel 64,1% dei casi lavora stabilmente già a un anno dal conseguimento del titolo di studi; dopo cinque anni, la percentuale sale all’85,5%.

“Gli operatori del settore sentivano la mancanza di una figura professionale che unisse, alle competenze tecniche necessarie, una consapevolezza più ampia, capace di connettere le eccellenze enogastronomiche del nostro Paese al contesto storico-culturale-artistico di cui le medesime sono sempre “anche” espressione”, ha dichiarato Massimo Donà, professore ordinario di filosofia teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele e coordinatore del master in Filosofia del Cibo e del Vino.

Leave a Reply

SHARE