Largo ai giovani. A Milano apre i battenti Insieme

Inaugurato a gennaio, il ristorante di via Giovanni Rasori è la prima scommessa gastronomica di Alessandro Garlando e Federica Caretta

Nel capoluogo milanese, in zona Pagano, sbarca Insieme: un’insegna dal taglio moderno e internazionale guidata da una giovane coppia.

In cucina c’è Alessandro Garlando (nella foto). Classe 1991, il professionista milanese inizia il suo percorso professionale nella brigata di Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi, dove approfondisce il legame con il territorio, l’importanza della materia prima e del gusto. In seguito lavora al fianco di grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, da Matias Perdomo a Elio Sironi. Garlando fa esperienza anche sotto la guida di Francesco Mascheroni e di Filippo Gozzoli all’Armani Ristorante.

“Molto significativo per me è stato poi il periodo lavorativo presso il Re Mida della ristorazione londinese, Jason Atherton – afferma Garlando -. È allora che ho delineato la mia visione imprenditoriale della ristorazione. Durante questa esperienza mi è stata inoltre trasmessa l’importanza di una visione aziendale e globale e dei tanti aspetti che, parallelamente alla cucina in sé, portano un ristorante al successo.”

In questa avventura gastronomica c’è anche Federica Caretta (nella foto), classe 1993 e di origini pugliesi. “L’intuizione del nome per il ristorante è stata ovvia –  spiega Caretta -. Serviva una parola breve e sintetica, in grado di esprimere con immediatezza il senso di convivialità che vogliamo trasmettere ai nostri ospiti”.

Il menu di Insieme affonda le sue radici nel Mediterraneo. I protagonisti dei 12-14 piatti in carta sono: carni di allevamenti allo stato brado, pescato di grande qualità e frutta e verdura di stagione. Anche la carta dei vini segue la stessa filosofia, con attenzione anche per piccoli e medi produttori da tutto il mondo.

L’ambiente, essenziale ed elegante, è dominato dai toni pastello del blu e del rosa. L’atmosfera è giovane e fresca, proprio come i proprietari.

Credits Foto: Andrea Fongo

 

 

 

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