La Galleria delle stelle: benvenuti sul pianeta Rosso

Ospitalità di lusso e alta ristorazione con uno stile giovane. Su questa formula si basa la scommessa imprenditoriale di Alessandro Rosso, manager dell’omonimo gruppo che negli ultimi anni ha conquistato i piani alti della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, trasformandoli in un punto d’osservazione (e degustazione) privilegiato. Tutto è iniziato nel 2007 quando, dopo aver vinto un bando del Comune, Rosso ha aperto dentro al celebre monumento il TownHouse Duomo-Seven Stars, unico albergo 7 stelle certificato al mondo, frequentato oggi da una clientela di uomini d’affari, soprattutto arabi e asiatici.

A questo hotel si sono aggiunti nel tempo altri locali di diversi livelli, con l’obiettivo di andare incontro a target differenti, per un investimento complessivo di 36 milioni di euro: il ristorante stellato dello chef Felice Lo Basso, il Pavarotti Milano Restaurant Museum e Altezza Duomo (le cui proposte gastronomiche sono firmate dallo chef Luca Marchini) e Terrazza Duomo 21, dove si può bere un cocktail con vista sulla cattedrale.

Ma non finisce qui: Rosso guarda anche agli spazi fuori dalla Galleria e negli ultimi mesi ha rilevato alcuni marchi storici in crisi, rilanciandoli sul mercato in un nuovo food court nel quadrilatero della moda: sono la Trattoria Bagutta, la pasticceria Taveggia e la Drogheria Parini 1915, tutti rinnovati nello stile e nell’offerta per conquistare i millennials, cioè i figli di chi frequentava quei locali negli scorsi decenni.

Un esempio di questo restyling? Il nuovo panettone di Taveggia sarà di dimensioni più piccole, si potrà acquistare non solo a Natale ma tutto l’anno, all’interno di una scatola colorata con la scritta “Keep calm and call Santa”. Per le feste sono stati coinvolti anche quattro chef stellati (Lo Basso, Marchini, Andrea Berton e Moreno Cedroni) che hanno reinterpretato la ricetta tradizionale del panettone con gusti originali.

Figlio del Franco Rosso fondatore dell’omonima agenzia di viaggi, Alessandro Rosso è molto attivo anche nel settore incentive per l’organizzazione di eventi e congressi ed è tra i principali attori nel turismo con Best Tours Italia. Il fatturato totale del gruppo è di 150 milioni di euro, di cui 15-16 milioni derivanti dalle attività food. L’imprenditore, nato a Torino nel 1959 e cresciuto a Milano, spiega a MAG di aver deciso di puntare forte sul mondo del food perché «il tema del cibo è entrato in maniera preponderante nel “salotto” di qualsiasi evento».

Non fa eccezione il salotto di Milano, la Galleria, che oggi «sta diventando un’arca di Noè del food coi ristoranti di Niko Romito e Carlo Cracco», a cui si aggiungono proprio quelli dell’Alessandro Rosso Group, il cui socio finanziatore è Simest, società di Cassa depositi e prestiti. «Il monumento è un luogo meraviglioso, tra piazza Duomo e piazza della Scala», afferma l’imprenditore, e il Seven Stars «è un punto di passaggio di grandi personaggi internazionali, per esempio durante l’Expo abbiamo ospitato la first lady Michelle Obama».

Rosso rivela a MAG i suoi grandi progetti per il futuro della Galleria: «Vogliamo portare qui sette chef stellati, anche internazionali, sarà un posto unico al mondo». Nel 2017 è poi previsto il lancio di Star Casual, ristorante dove sarà possibile gustare cibo d’autore di grandi chef a rotazione, ma a prezzi più abbordabili. «Il sistema di distribuzione sarà quello del fast food, ma con altissima qualità dei prodotti», racconta Rosso, alla ricerca di investitori per questa iniziativa. «Sarà uno showroom degli chef stellati a un costo contenuto e ad alto livello tecnologico, con l’obiettivo di conquistare i millennials che scattano foto ai piatti e le condividono sui social prima di mangiare velocemente».

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