Italia-Argentina, nuovo asse commerciale sul food
L’Italia tornerà a essere un Paese importante nelle relazioni economico commerciali con l’Argentina. Lo ha affermato Lino Barañao (nella foto), ministro argentino della Scienza e della Tecnologia, in un’intervista al Sole24Ore.
Dopo il raffreddamento dei rapporti commerciali tra i Paesi dell’Unione europea e gli ultimi due governi argentini (quelli di Nestor Kirchner e della moglie Cristina Fernandez de Kirchner), ora il nuovo presidente Mauricio Macri vuole invertire la rotta.
Barañao, incontrando a Roma i vertici di Confindustria, ha spiegato che «il primo passo di questo mutuo interesse è la costituzione di un fondo di 30 milioni di euro, stanziato dall’Italia, e mirato a sviluppare business nel settore agroindustriale dell’Argentina. In altre parole, il governo di Buenos Aires si impegna a individuare, sostenere e finanziare attività d’impresa in cui vi possa essere reciprocità di interesse tra i due Paesi».
L’Argentina, ha aggiunto il ministro, «mette le materie prime e la produzione di alimenti. L’Italia il management e il buon nome di cui gode a livello mondiale nel settore alimentare. Si parte con gli alimenti e si procede con altri settori, quello infrastrutturale, delle energie rinnovabili. Sono molti i comparti in cui c’è spazio per cooperare e creare valore in forma congiunta. Negli ultimi tempi si va rafforzando la domanda di prodotti definiti “lujo responsable”, prodotti che rispettino l’ambiente e siano portatori di valori sociali».
L’Asia è «il mercato di sbocco più interessante, quello in cui c’è una domanda di alimenti in crescita, indipendentemente dalla crisi congiunturale che attraversa la Cina. Potremmo offrire un connubio vincente: materie prime argentine e qualità italiana. La formula funzionerà senz’altro e vi sono buone ragioni per credere che relazioni doganali più fluide con l’Europa siano prodromiche a una crescita di imprese per entrambi».