Fipe-Confcommercio, appello al governo: a rischio 50mila posti di lavoro
Fipe-Confcommercio lancia l’allarme insieme alla sua associata AIGRIM – Associazione delle Imprese di Grande Ristorazione e servizi Multilocalizzate, per la situazione occupazionale odierna. A rischio 50mila posti di lavoro.
In seguito all’esaurimento degli effetti della Cassa integrazione Covid, perdurano difficili condizioni sanitarie causate dalla pandemia. Sono state richieste ulteriori 13 settimane di cassa Covid, anche a fronte dell’aumento dei contagi.
«Se il Governo non interverrà con una proroga degli ammortizzatori Covid sono a rischio altri 50mila posti di lavoro solo nel settore dei pubblici esercizi», ha commentato Lino Enrico Stoppani (nella foto) di Confcommercio.
In particolare, i pubblici esercizi presenti nelle città d’arte, colpiti dalla mancanza di turismo internazionale, alle attività di catering e banqueting, legate a cerimonie ed eventi, alla ristorazione collettiva, penalizzata anche dal massiccio ricorso allo smart working, e quella commerciale, svolta soprattutto lungo gli accessi turistici del Paese: aeroporti, stazioni ferroviarie, aree di servizio autostradali.
«Le catene della ristorazione in viaggio – ha aggiunto Cristian Biasoni, presidente di AIGRIM – in particolare nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti, stanno soffrendo in modo particolare della recrudescenza della pandemia. Così come la ristorazione che beneficiava ampiamente dei flussi turistici. Inoltre, per la ripartenza dello smart working, anche i normali flussi dei pendolari si stanno riducendo notevolmente».