Cibus 2016 chiude con il record di visitatori e buyer esteri
È stata un’edizione da record quella di Cibus 2016 che si è appena chiusa a Parma. Le statistiche parlano di un +18% di presenze, con un numero mai toccato in precedenza di espositori e buyers italiani e stranieri: 72 mila, con 16 mila persone che hanno visitato Parma dall’estero e 2.200 top buyer.
«È la migliore edizione di sempre – ha commentato Elda Ghiretti, Cibus brand manager – e ha visto il comparto agroalimentare italiano presentarsi con circa mille innovazioni di prodotto. Abbiamo notizia di un alto volume di affari conclusi o ben avviati, con la piena soddisfazione delle aziende e dei buyer esteri e italiani».
«Bilancio semplicemente straordinario», sottolinea Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma che, forte del nuovo accordo con Federalimentare della durata di 10 anni, consegna a Cibus il ruolo di guida nella promozione nel mondo del made in Italy alimentare. Traguardo raggiunto raddoppiando l’impegno con il Salone che diventerà appuntamento fisso ogni anno grazie a ‘Cibus Connect’, il Salone che, negli anni dispari, riunirà gli operatori del settore in aprile.
In chiusura di Cibus anche l’annuncio dell’istituzione del primo Osservatorio Internazionale sull’Italian Sounding alimentare. I finti ‘parmesan’ & C. costano al mercato italiano molto più di 60 miliardi di euro «se pensiamo che solo in America – ricorda Luigi Scordamiglia, presidente di Federalimentare e coordinatore dell’Osservatorio – il fenomeno vale circa 23 miliardi». Ora l’appuntamento è per aprile 2017 con ‘Cibus Connect’ e per il 2018 con l’edizione tradizionale di Cibus.