Aromando bistrot, sapori di casa a prova di chef
di Giacomo Mazzanti
Recentemente ho letto che lo star chef Carlo Cracco ha citato il Bistrot Aromando come uno dei suoi locali preferiti a Milano (so che ama molto anche il giapponese Osaka in corso Garibaldi). Questa volta, devo dire, mi trovo d’accordo con l’onnipresente bistellato. La prima impressione visiva è positiva: un grande ristorante arredato con pezzi di modernariato, tra formica, legno e cromature. Bella la luce, calda e leggera, i tavoli tutti abbastanza distanti tra loro.
Tutto quello che viene preparato e servito è biologico: la cucina è casalinga ma al contempo raffinata. Il ristorante convince grazie alla bontà delle materie prime, come dicevo tutte biologiche, che si sentono completamente e vengono ben combinate in ogni piatto. Ho provato il baccalà alla veneziana con polentina e poi i testaroli con i funghi secchi: deliziosi. In cabina di regia una coppia di collaudata esperienza: Cristina Aromando (da cui il nome del bistrot) e il marito Savio Bina.
Da segnalare il pranzo della domenica che sembra provenire dal libro dei ricordi: cappelletti in brodo serviti in zuppiera, gallina e cappone lessi assieme ad altri pezzi pregiati con le mostarde e le salse. Per finire: torta sbrisolona. Costo sui 50 euro. Da provare!
Bistrot Aromando
Via Pietro Moscati, 13
20154 Milano
tel. +39.02.36.74.41.72
aromando@tiscali.it
www.aromandobistrot.com