Ferrero, via allo smartworking: un giorno a settimana si lavora da casa
Ha preso il via il progetto pilota di smartworking da parte di Ferrero (nella foto l’ad Giovanni Ferrero). In accordo con le sigle sindacali, il progetto riguarda 100 dipendenti di Alba (Ferrero Commerciale Italia, Ferrero Technical Services e Soremartec Italia) che potranno svolgere le proprie mansioni una volta a settimana da casa o comunque da remoto. La fase sperimentale si chiuderà a settembre.
“Crediamo fortemente – spiega l’azienda in un comunicato – in questo progetto. Si tratta di un ulteriore passo verso una forma di lavoro più flessibile e moderna basata principalmente sulla fiducia, dando ai dipendenti maggiore autonomia e responsabilità e contribuendo a un maggior equilibrio tra vita privata e vita lavorativa”.
“Riteniamo che offrire l’opportunità di un viaggio in meno alla settimana sia senza dubbio un vantaggio per tutti, in termini di costi individuali di spostamento e di tempo risparmiato, ma in futuro anche in termini di tutela per l’ambiente”.
La formula dello smart working “rappresenta un ulteriore tassello, unito allo sviluppo del car sharing e alla fruizione del trasporto pubblico sempre più utilizzato, che renderà la nostra azienda, una volta a pieno regime, ancora più sostenibile, permettendo di ridurre le emissioni di CO2 derivanti anche dal minor numero di spostamenti casa-lavoro”.
L’azienda si impegna a dotare i collaboratori interessati della strumentazione necessaria, cioè un computer portatile connesso con la rete aziendale e abilitato alle videoconferenze. Il duplice obiettivo di Ferrero è quello di fornire uno strumento di conciliazione tra i tempi della vita privata e quelli del lavoro, oltre a investire sul rafforzamento del rapporto di fiducia tra azienda e collaboratore.