Loison dal 1938: + 20% sull’estero

Loison dal 1938 e l’ultima generazione di questa storica pasticceria, il Maestro Dario Loison, possono festeggiare quest’anno record, con un +20% di richieste dall’estero sul mondo del panettone, che complessivamente pesa per il 70% dei ricavi totali.

Un grande boom rispetto al 2020 in cui c’è stata una flessione generalizzata di quello che fotografo il comporto dei prodotti natalizi da ricorrenza (una media del -10% secondo i dati Nielsen che però l’azienda aveva scontato con un -3% per un totale ricavi di 8,5 milioni). Invece per questo 2021 il bilancio sarà quota oltre 10 milioni di euro, in crescita di oltre un 20%.

A trainare il bilancio è sicuramente la quota estera, che passa dal 50% al 60% dei prodotti (e il 70% dei ricavi), per una presenza in oltre 70 mercati con circa 500 clienti coltivata fin dagli anni Novanta. Dario Loison infatti è tra i precursori dell’esportazione del panettone (e della sua cultura) all’estero. Il residuo 20-25% del fatturato viene realizzato con la Pasqua e il resto dagli altri prodotti da forno. 

“L’estero per noi è trainante. Esportiamo principalmente in Francia, Germania ed Europa del Nord, mentre fuori dal vecchio Continente in Canada, l’Australia e il Giappone. Proprio per una più profonda unione con il Sol Levante abbiamo dedicato il nostro gusto dell’anno per il Panettone Pistacchio Matcha, che fonde il Pistacchio verde di Bronte Doppresidio Slow Foode il tè verde Matcha delle colline di Uji, a Kyoto” racconta Dario Loison.

L’azienda sta inoltre premendo l’acceleratore sui mercati dell’area baltica, cui si aggiungono il Montenegro, la Serbia, la Grecia e anche Cuba.

FabioAdmin

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